Notizie Notizie Italia Fiat non parteciperà alla riunione con il governo tedesco, no al sostegno finanziario di Opel

Fiat non parteciperà alla riunione con il governo tedesco, no al sostegno finanziario di Opel

29 Maggio 2009 07:53

Fiat non parteciperà alla riunione di oggi a Berlino con il governo tedesco. Incontro che secondo il gruppo del Lingotto “ha come unico argomento all’ordine del giorno il supporto finanziario di urgenza ad Opel”. Lo si apprende da una nota in cui si legge che “Fiat rimane disponibile ed impegnata a continuare le discussioni con tutte le parti interessate in modo da trovare una soluzione stabile e duratura per le attività industriali del gruppo Opel”.


 


Fiat dunque conferma la propria intenzione di proseguire nel progetto Opel, ma intende non accollarsi “rischi inusuali”.  “Le richieste dell’ultima ora – spiega il documento – costringerebbero, fra l’altro, Fiat a sostenere finanziariamente Opel nell’immediato, mentre il governo tedesco determina i tempi e le altre condizioni del finanziamento ponte, esponendo così Fiat a rischi non necessari e irragionevoli. Non è infatti, ragionevole ritenere che Fiat, dopo aver fatto una prudente valutazione di business e una attenta considerazione dei propri interessi, possa finanziare un gruppo le cui condizioni finanziarie allo stato rimangono ignote. ll poco tempo fra questa richiesta e la data entro cui deve essere assunto il relativo impegno non consente poi che si possano completare le usuali attività di due diligence”.


 


Perentoria la presa di posizione di Torino nei confronti di eventuali nuove richieste di carattere finanziario. “Abbiamo già offerto di apportare le nostre attività automobilistiche senza debiti – continua la nota – in modo da conferire al nuovo gruppo non solo una base patrimoniale solida ed assolutamente necessaria, ma anche i flussi di cassa derivanti da queste nostre attività che avrebbero aiutato a stabilizzare la situazione finanziaria del nuovo gruppo durante la fase transitoria e nel successivo processo di integrazione. Di più non ci può essere richiesto”.