Fiat: Marchionne, aggiornamento target 2013 a fine mese. Faremo la nostra parte per l’Italia
Fiat-Chrysler è un gruppo forte, in crescita e attento alla sostenibilità. Queste le parole con cui John Elkann, presidente del Lingotto, ha inaugurato l’assemblea degli azionisti chiamata ad approvare i conti 2012. E si riferisce ai numeri quando parla di forza del gruppo: nel 2012 i ricavi hanno sfiorato gli 84 miliardi di euro, l’utile della gestione ordinaria ha raggiunto i 3,8 miliardi di euro e le vendite di automobili e veicoli commerciali hanno superato i 4 milioni di unità. Rispetto poi ad altre aziende entrate in crisi profonda che hanno annunciato chiusure di stabilimenti e licenziamenti, ha spiegato Elkann, il gruppo torinese ha deciso di mantenere l’occupazione.
Tocca poi all’amministratore delegato, Sergio Marchionne, prendere la parola all’assise. Tutti gli obiettivi che Fiat nel 2012 si è posta sono stati raggiunti o superati, ha detto il manager italo-canadese, specificando che i ricavi conseguiti sono ammontati a 84 miliardi in crescita del 12% mentre l’utile è stato di 1,4 miliardi di euro. Non ci sarà alcuna distribuzione del dividendo, ha poi specificato, perché l’obiettivo è quello di mantenere un’elevata liquidità. Dal fronte Veba, Marchionne ha negato il raggiungimento di un accordo con il fondo in merito al valore della quota Chrysler su cui la casa automobilistica piemontese ha esercitato l’opzione ma che una decisione dal Tribunale del Delaware è attesa entro il secondo trimestre.
Marchionne ha poi annunciato l’aggiornamento dei target 2013 a fine aprile, in occasione della pubblicazione dei conti di primo trimestre. Il mercato europeo, ha spiegato, rimane caratterizzato da significativi livelli di incertezza e per il 2013 la società torinese di aspetta un suo ulteriore calo, anche se moderato. Nel caso, ha spiegato Marchionne, ci si troverebbe di fronte al sesto anno consecutivo di contrazione e a un risultato peggiore delle previsioni indicate a gennaio come base per i target 2013. Per il momento l’Ad ha confermato gli obiettivi per quest’anno: un fatturato di 88-92 miliardi di euro, un risultato di gestione tra i 4-4,5 miliardi e un utile netto di 1,2-1,5 miliardi con un indebitamento intorno a 7 miliardi di euro. Marchionne ha poi assicurato che il gruppo raggiungerà il pareggio di bilancio delle attività in Europa entro il 2015-2016.
E in conclusione assicura: “Intendiamo fare la nostra parte per l’Italia“, ricordando che chiudere uno o più stabilimenti in Italia era l’alternativa più facile e immediata e razionale dal unto di vista economico. Una soluzione, ha detto l’Ad, auspicata soprattutto dagli analisti finanziaria ma temuta da molti altri per via degli effetti sociali che avrebbe provocato.