Federal Reserve: Yellen, probabilità di una stretta monetaria sono aumentate, focus sulle indicazioni macro
Negli ultimi mesi, le probabilità di un incremento dei tassi di interesse negli Stati Uniti sono aumentate. È quanto ha dichiarato il n.1 della Federal Reserve, Janet Yellen, nel corso del suo intervento al simposio di Jackson Hole, in Wyoming. “Alla luce di solide performance del mercato del lavoro e del nostro outlook sull’andamento dell’attività economica e dell’inflazione, ritengo che l’ipotesi di un incremento dei tassi nei prossimi mesi si sia rafforzata”.
L’istituto con sede a Washington, ha detto la chairwoman, si attende “una crescita moderata” dell’economia, un ulteriore rafforzamento del mercato del lavoro e l’inflazione in quota 2% nel giro di qualche anno.
Nel mese di luglio il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (non-farm payrolls) ha ampiamente battuto le stime segnando un incremento di 255 mila unità mentre il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,9%. Per il mese corrente, la pubblicazione dei dati è prevista tra una settimana, i due dati sono stimati a 186 mila e al 4,8%.
In qualunque caso va rilevato che “la politica monetaria americana non è su una via predeterminata” e che qualsiasi decisione in materia di tassi “dipenderà sempre da quanto i dati che arriveranno continueranno a confermare l’outlook del Comitato di politica monetaria”. In linea generale, “un graduale aumento dei tassi di interesse sarà appropriato nel corso del tempo”. I tassi, spinti in quota zero per cento a fine 2008, lo scorso dicembre sono stati innalzati di un quarto di punto percentuale.
Al momento gli analisti contattati da Bloomberg stimano al 26 e al 33,9 per cento l’ipotesi di una stretta nelle riunioni della Fomc (Federal open market committee, il braccio operativo della Fed) di settembre e novembre. Il dato sale sopra quota 50% (53,3%) nel caso del meeting di dicembre.
Bullard: possibile rialzo a settembre
Posizione più netta quella del Presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, secondo cui a settembre potremmo assistere a un nuovo rialzo. “Guardando il calendario, nel 2016 sono possibili due incrementi dei tassi. Sono in programma ancora tre meeting, quindi si tratta di un’ipotesi realizzabile”, gli ha fatto eco Dennis Lockhart della Fed di Atlanta. “Entro fine anno ci sarà almeno un ritocco se l’economia statunitense continuerà a crescere come fatto finora”.
L’indice statunitense che misura la crescita economica, in versione preliminare, nel secondo trimestre ha messo a segno un +1,1% trimestrale (dato annualizzato). Il dato, in linea con le stime, segna un calo dello 0,1% rispetto alla stima flash.
Borse in territorio positivo
I listini europei e statunitensi, più preoccupati dello stato di salute della prima economia che di una stretta, hanno accolto positivamente le parole in arrivo dal forum dei banchieri centrali in Wyoming. In prossimità della chiusura degli scambi l’Euro Stoxx 50 avanza dello 0,76% a 3.010,29 punti mentre lo S&P500 segna un incremento di mezzo punto percentuale a 2.182 punti.