Allarme Ocse: la crescita rallenta nell’area, per l’Italia è zero (ma non è la sola)

Crescita in frenata nei Paesi dell’Ocse e addirittura a zero in Italia. L’allarme è giunto oggi dall’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, secondo cui nel secondo trimestre dell’anno il Prodotto interno lordo (Pil) dell’area ha rallentato leggermente a un +0,3% contro il +0,4% del periodo precedente, secondo le stime provvisorie. Gli unici Paesi che fanno eccezione accelerando il passo della ripresa sono la Gran Bretagna (ma non sono ancora calcolati gli effetti Brexit) e gli Stati Uniti. Su base annua, l’espansione per l’area Ocse è stata dell’1,6%, in diminuzione per il quarto trimestre consecutivo. Si tratta del tasso di crescita più basso dal terzo trimestre del 2013.
La ripresa rallenta o addirittura non c’è, ma non ovunque
Secondo l’Ocse, la crescita rallenta nella maggior parte delle principali sette economie, ad eccezione del Regno Unito (pre-Brexit) e degli Stati Uniti, dove l’espansione ha accelerato registrando rispettivamente un +0,6% e un +0,3%, rispetto allo 0,4% e 0,2% del periodo precedente.
In Giappone si assiste a una brusca battuta d’arresto: 0% nel secondo trimestre, dopo un aumento dello 0,5% nei primi tre mesi dell’anno. Crescita zero anche in Francia (+0,7% del trimestre precedente) e in Italia (dopo il +0,3% nel trimestre precedente). La ripresaa frena anche in Germania: la prima economia d’Europa ha mostrato un +0,4% dal +0,7% di prima, trascinando verso il basso la crescita dell’intera area euro (al 0,3%, rispetto allo 0,6% nel trimestre precedente).