Fed: nuova strategia di comunicazione. Maggiore trasparenza sui tassi di interesse

Nel dettaglio, i partecipanti all’ultima riunione di politica monetaria dello scorso 13 dicembre “hanno deciso di includere le informazioni relative alle loro previsioni per un’adeguata politica monetaria dal mese di gennaio in poi”. Il primo rapporto di previsione sull’economia Usa, che è stato battezzato SEP (Summary of Economic Projections), è in agenda a fine mese (la prossima riunione del Fomc è fissata per il 24-25 gennaio)
Il cambiamento permetterà agli operatori di capire con maggiore precisione le mosse della Fed. Per quanto riguarda gli argomenti discussi, solo pochi membri si sono detti contrari a nuove misure di allentamento quantitativo. Il mercato del lavoro è visto in lento miglioramento.
“L’economia statunitense si sta espandendo – si legge nel comunicato diffuso ieri sera dalla Fed – a un ritmo moderato malgrado l’evidente rallentamento della crescita dell’economia globale. I consumi continuano a crescere, mentre le vendite di case e il comparto costruzioni rimane a livelli bassi. Le condizioni sul mercato del lavoro sembrano tuttavia essere migliorate negli ultimi mesi e l’inflazione appare più moderata rispetto all’inizio ai tassi registrati all’inizio dello scorso anno e nel lungo termine dovrebbe rimanere stabile”. Alla luce di questo outlook la banca centrale Usa ha ritenuto che le tensioni sui mercati continuino a porre rischi per l’economia a stelle e strisce: “l’attività economica crescerà a un ritmo moderato nei prossimi mesi e la disoccupazione scenderà, ma solo gradualmente”. In particolare, la Fed teme l’andamento instabile e volatile dei mercati finanziari. “I rischi associati alle difficoltà fiscali e finanziarie in Europa rimangono al centro dell’attenzione. Le preoccupazioni sono tuttavia diminuite in seguito ad alcuni interventi, anche se gli investitori mantengono un atteggiamento prudente”.
La prima seduta del 2012 inizia all’insegna dei rialzi. Il Dow Jones ha terminato in crescita dell’1,47% a 12.397,38 punti, +1,55% per lo S&P 500 a 1.277,06 e +1,67% del Nasdaq a 2.648,72.