Notizie Dati Macroeconomici Fed: diversi membri a favore di una stretta nel meeting di giugno

Fed: diversi membri a favore di una stretta nel meeting di giugno

18 Maggio 2016 18:24

Una Federal Reserve più “hawkish” quella che emerge dalla pubblicazione delle minutes, dei verbali, dell’ultima riunione, datata 26-27 aprile, del board della Banca centrale statunitense.

“Diversi partecipanti hanno giudicato appropriato per il Comitato (di Politica monetaria, ndr) di incrementare il tasso sui Fed Funds a giugno nel caso in cui dovessimo assistere a un rialzo della crescita economica nel secondo trimestre, a un nuovo rafforzamento del mercato del lavoro e a progressi del tasso di inflazione in direzione del target del 2%”, si legge nei verbali.

Ieri dichiarazioni a favore di una stretta nel prossimo meeting, dati permettendo, sono arrivate da Dennis Lockhart, presidente della Fed di Atlanta, e da John Williams, n.1 del distretto di San Francisco.

Quello di giugno, ha detto il primo, “potrebbe certamente essere un meeting in cui prendere una decisione del genere”. Al momento è però troppo presto per dire “cosa penserò a giugno, non posso escludere questa ipotesi (di una nuova stretta, ndr)”, ha dichiarato Lockhart. Williams, che insieme a Lockhart ha partecipato ad un incontro promosso dal sito web Politico, si è detto d’accordo con il suo collega aggiungendo che l’economia “va alla grande”. “Credo che gli ultimi dati siano stati piuttosto buoni […]” e quindi un rialzo dei tassi giugno “è possibile”.

A dicembre l’istituto con sede a Washington, per la prima volta in quasi 10 anni, ha alzato il costo del denaro allo 0,25-0,5 per cento. Dai cosiddetti “dot plot” del meeting di marzo, le proiezioni sull’evoluzione dei tassi secondo ogni membro del Comitato di politica monetaria, emerge che ci  saranno due aumenti dei tassi nell’anno corrente, contro i quattro attesi a dicembre.

Rischi al ribasso per l’outlook economico arrivano, riportano le minutes, “dal recente calo delle spese di consumatori” e dai “timori legati all’andamento dell’economia globale e dei mercati finanziari” in un contesto caratterizzato dal referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea e dalle politiche valutarie cinesi.

La fiducia della Fed nella prima economia ha spinto Wall Street ai massimi di seduta, sta favorendo gli acquisti sul dollaro (lo usd/jpy sale a 109,94, l’eur/usd arretra a 1,1241) e penalizza i prezzi dell’oro (-0,74% a 1.267 dollari l’oncia).

Il prossimo meeting della Banca centrale guidata da Janet Yellen è fissato per il 14-15 giugno.