Notizie Notizie Mondo Fed Day: verso un tapering dovish e slegato da svolta sui tassi. Ma ceo JP Morgan teme che piani Powell saranno presto stravolti

Fed Day: verso un tapering dovish e slegato da svolta sui tassi. Ma ceo JP Morgan teme che piani Powell saranno presto stravolti

22 Settembre 2021 13:57

Jerome Powell e i suoi colleghi che fanno parte del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, sono chiamati a dirimere una matassa molto intricata facendo molta attenzione a non spaventare eccessivamente i mercati. Il tema più discusso è ovviamente quello sulle tempistiche e sulle modalità del tapering, ossia la riduzione graduale degli acquisti di asset. In secondo luogo i dot plot, l’insieme delle previsioni sull’andamento dei tassi dei suoi esponenti.

C’è chi teme una svolta hawkish e in tal senso il ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, ritiene che a un certo punto la Fed il prossimo anno si potrebbe trovare costretta ad ammettere che l’inflazione Usa sia tutto fuorché un fattore temporaneo o transitorio. Ammissione che costringerebbe la banca centrale a reagire in maniera più repentina.

Tapering sì, ma tassi fermi ancora a lungo

Quella di settembre potrebbe rivelarsi una riunione spartiacque per la Fed. Il Comitato dovrebbe aprire ufficialmente la discussione sulla riduzione degli acquisti di titoli, senza però dare indicazioni precise su modi e tempi del tapering. La svolta per il programma di acquisti dovrebbe, a detta dell’ufficio Studi di Intesa Sanpaolo, essere annunciata nei dettagli a novembre, con un inizio previsto per dicembre.

Nella conferenza stampa, Powell dovrebbe confermare che il progresso richiesto per la riduzione degli acquisti è già stato raggiunto sul fronte dell’inflazione, mentre per la massima occupazione è “molto buono”, ma richiede ancora qualche conferma. Gli economisti di Intesa si  aspettano che la Fed sottolinei la netta differenza fra le condizioni per il tapering e quelle per la svolta sui tassi: per quest’ultima, i tempi sono ancora molto lontani e non collegati direttamente al programma di acquisti. Per questo, sarà molto importante l’aggiornamento delle proiezioni economiche, che includeranno anche il 2024. 

Tre scenari

Sono tre i possibili scenari secondo le recenti indiscrezioni di stampa. In primis nessun riferimento a un inizio del tapering a fine 2021, prolungamento dell’approccio “wait and see” e cambiamento delle strategie monetarie solamente quando saranno raggiunti gli obiettivi del dual mandate; in secondo luogo il riferimento a inizio del tapering entro fine 2021 ma senza fornire precise indicazioni (implicitamente significherebbe un avviso a novembre per una partenza a dicembre); e infine l’annuncio dell’inizio della riduzione degli stimoli monetari a novembre.

Analisti non si attendono cambi di rotta 

Secondo Filippo Diodovich, Senior Strategist IG Italia, il secondo scenario è quello più probabile nonostante le recenti dichiarazioni di alcuni membri del FOMC per un tapering il prima possibile (il “sooner rather than later” era, infatti, stato espresso con parole diverse da Bullard, Fed di St Louis, Harker, Fed di Philadephia, George, Fed di Kansas City, Kaplan, Fed di Dallas, e Bostic, Fed di Boston). “Riteniamo che la maggioranza di membri dovish possa quindi scegliere di rimandare l’annuncio e lasciare solamente indizi su un prossimo tapering entro fine 2021 cercando di prendere ancora tempo per valutare lo stato di salute del mondo del lavoro, le pressioni inflazionistiche, la ripresa economica, gli sviluppi della pandemia e anche i possibili rischi per la stabilità finanziaria a causa del collasso del gigante del settore immobiliare cinese Evergrande” conclude Diodovich.

Nonostante un ambiente ancora incerto, la Fed dovrebbe riaffermare i suoi piani per iniziare il tapering, in modo da non perdere la fiducia che ha guadagnato nei mercati come sostiene Franck Diximier, Global CIO Fixed Income of Allianz Global Investors. Il presidente della Fed Jerome Powell dovrebbe rimanere cauto, tuttavia afferma Diximier, e rimandare qualsiasi annuncio concreto sul calendario e sul ritmo della riduzione degli acquisti fino alle riunioni del FOMC di novembre o dicembre. Tuttavia, continua l’esperto, riteniamo che la Fed non possa rischiare di fare un passo indietro e di sperperare la fiducia che si è costruita sui mercati grazie al suo lavoro di comunicazione. La Fed dovrebbe quindi consolidare le aspettative degli investitori chiarendo le sue intenzioni nella riunione di settembre.

François Rimeu, Senior Strategist di La Française AM non si aspetta ulteriori indugi da parte della banca centrale USA quanto piuttosto l’annuncio dell’inizio del tapering a partire dalle prossime riunioni. “Ci aspettiamo che il FOMC mantenga i tassi di interesse invariati. L’annuncio più importante di questa riunione del FOMC potrebbe essere il “dot plot”. Non pensiamo che la mediana delle previsioni per il 2022 e il 2023 cambierà (nessun rialzo nel 2022 e due rialzi nel 2023), ma il 2022 è sicuramente difficile da prevedere. La mediana delle previsioni per il 2024 dovrebbe evidenziare tre rialzi” continua Rimeu. “Siamo convinti che il capo della FED Powell manterrà un tono accomodante e minimizzerà qualsiasi segnale potenzialmente forte proveniente dal “dot plot”. Inoltre, dissocerà l’inizio del tapering dal rialzo dei tassi”.