Fed e Bce: come reagiranno dopo l’azione della Bank of Japan? (VIDEOINTERVISTA)
La Banca del Giappone ha sparigliato le carte sul tavolo dei
mercati finanziari. La decisione di aumentare la quota annuale di acquisti di
asset si è tradotta in un balzo dei listini azionari, in un arretramento
marcato dello yen e ha favorito un ulteriore rafforzamento del dollaro
americano, già spinto dalla fine del Quantitative easing. Una nuova battaglia
nella guerra delle valute che spinge a domandarsi come reagiranno le altre
Banche centrali. Ne abbiamo parlato con Jasper Lawler, market analyst di CMC
Markets UK.
Secondo Lawler la Banca del Giappone ha creato un precedente
con la sua decisione: non è più solo la Federal Reserve che può impegnarsi su
questi livelli di Quantitative easing, ma possono farlo anche altre Banche
centrali. La Banca centrale europea potrebbe decidere di lasciar fare questo
lavoro alla Bank of Japan e approfittare degli effetti sui mercati oppure
potrebbe sfruttare il precedente e avvantaggiarsene per intervenire lei stessa.
Per quanto riguarda la Federal Reserve, mentre nel penultimo
meeting si era fatto un preciso riferimento alla forza del dollaro, nell’ultima
riunione questo riferimento è sparito. Sarà importante leggere le Minute dell’ultimo
incontro di politica monetaria per capire quale importanza verrà data al
comportamento del dollaro dalla Fed.
Con riferimento alle conseguenze sui mercati finanziari la
decisione della Bank of Japan e quella del Fondo pensione statale di ridurre la
quota di titoli di Stato domestici in portafoglio potranno fornire una base di
supporto ai mercati ma, secondo Jasper Lawler non si vedranno nuovi massimi
sull’azionario americano nella restante parte dell’anno.