Fed: attesa per la riunione odierna e la conferenza di Bernanke. Ecco cosa prevedono gli esperti
Occhi puntati sulla riunione della Federal Reserve, che annuncerà questa sera alle 20.00 la sua decisione in materia di politica monetaria dopo due giorni di riunione, e in particolare sulla conferenza stampa del governatore Ben Bernanke, per capire l’orientamento sul futuro del quantitative easing (QE). I mercati si muovono nervosi sul timore di un ridimensionamento del piano di acquisto di titoli da parte della banca centrale Usa dopo i segnali di miglioramento visti nel mercato del lavoro, anche se nelle ultime due giornate gli operatori sono apparsi maggiormente inclini a rivalutare anche l’ipotesi di sostanziale invarianza del piano.
Nelle scorse settimane e più precisamente dallo scorso 22 maggio, giorno in cui Bernanke ha fatto il suo intervento al Congresso Usa, è nata tra gli operatori la paura del tapering, ossia di un rallentamento del programma di acquisto di asset da parte della Fed, attualmente pari a 85 miliardi di dollari al mese. Ipotesi sostenuta anche dal fatto che già da marzo alcuni membri della Fed si erano mostrati aperti alla possibilità di diminuire il QE in caso di miglioramento dell’economia.
In effetti il mercato del lavoro è migliorato molto più velocemente del previsto (disoccupazione al 7,6% a maggio). La banca centrale americana aveva fissato un target di disoccupazione al 6,5% come soglia per il primo rialzo dei tassi di interesse e dunque, seguendo questa logica, un ridimensionamento del piano di QE potrebbe iniziare a breve, forse in un paio di incontri, con la riunione del 17-18 settembre prossimi.
Tuttavia, “non dobbiamo dimenticare che l’obiettivo del tasso di disoccupazione doveva essere raggiunto entro la metà del 2015 – ricordano gli analisti di Ing – di conseguenza anche se la disoccupazione dovesse scendere al 6,5% in maniera anticipata, riteniamo che la Fed attenderà un certo periodo di tempo prima di alzare i tassi e così anche prima di mettere mano al QE. Quindi prevediamo un ridimensionamento non prima del quarto trimestre del 2013”.
Della stessa opinione gli esperti di Exane. “Ci aspettiamo – commentano gli analisti di Exane – che, la Fed rimanga in modalità wait-and-see”. Il broker francese spiega che sebbene i dati sui consumi e sul mercato del lavoro si siano mostrati finora abbastanza resistenti alla stretta fiscale, l’attività manifatturiera è in stallo e l’inflazione è scesa sotto all’1%. Inoltre, le aspettative inflazionistiche sono diminuite ai minimi del periodo post crisi finanziaria. “La politica fiscale restrittiva non ha, ancora, mostrato a pieno il suo impatto – concludono a Exane – Continuiamo a ritenere che la Fed aspetterà almeno dicembre per modificare il ritmo degli acquisti”.