Europa: immatricolazioni auto calano di quasi il 6% a maggio, minimi dal 1993

Il mercato dell’auto europeo torna a frenare. Secondo i dati diffusi oggi dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto, le immatricolazioni hanno mostrato una contrazione pari al 5,9% scendendo a quota 1,042 milioni di unità. Si tratta del livello più basso dal 1993. Negativo anche il saldo dei primi 5 mesi del 2013 con le vendite che hanno totalizzato complessivi 5,07 milioni di unità, un ribasso del 6,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno passato. I maggiori mercati del Vecchio continente hanno chiuso il mese di maggio in rosso: male l’andamento in Italia (-8%), Germania (-9,9%) e Francia -10,4%. Si è mossa controcorrente la Gran Bretagna, dove le vendite sono salite dell’11%.
Un mese, quello di maggio, durante il quale il gruppo Fiat ha immatricolato in Europa (Ue27+Efta) 73.758 vetture, l’11% in meno rispetto alle 82.887 dello steso periodo dell’anno scorso. Ad aprile le vendite del Lingotto erano calate del 9,8%. Nei primi cinque mesi dell’anno il gruppo torinese ha visto le immatricolazioni scendere del 9,6% annuo a 340.035 auto. La quota di mercato di Fiat a maggio si è attestata al 6,8%, in flessione rispetto al 7,2% di dodici mesi fa ma in salita dal 6,3% messo a segno ad aprile. Da inizio anno la market share è stata pari al 6,5%, in calo rispetto al 6,7% registrato nel 2012.
Acea: i vertici dell’industria dell’auto europea incontrano Barroso
In occasione dell’assemblea annuale di Acea, che si è tenuta venerdì scorso, il consiglio di amministrazione dell’associazione ha incontrato alcuni rappresentanti della Commissione europea, tra cui il presidente José Manuel Barroso, per promuovere un quadro normativo più favorevole per l’industria. All’incontro ha preso parte il presidente dell’Acea, Sergio Marchionne, oltre che Norbert Reithofer di Bmw, Stephen Odell (Ford Europe), Karl-Thomas Neumann (GM Europe), Byung-Kwon Rhim (Hyundai Motor Europe), Ralf Speth (Jaguar Land Rover) e Philippe Varin (PSA Peugeot Citroën). “Il settore è pronto a sostenere l’Europa nella sua missione di crescita, ma per essere in grado di adattarsi al cambiamento abbiamo bisogno di un quadro di sostegno – ha dichiarato Marchionne – Un quadro che promuova la competitività del nostro settore, che stimoli la crescita, l’occupazione e gli investimenti”.