Notizie Notizie Italia FCA regina del Ftse Mib grazie ai conti della promessa sposa PSA. Tavares brinda alla fusione

FCA regina del Ftse Mib grazie ai conti della promessa sposa PSA. Tavares brinda alla fusione

26 Febbraio 2020 14:55

Fca regina del Ftse Mib, a dispetto dei timori sul diffondersi del coronavirus in Italia, grazie soprattutto alle parole di Carlos Tavares, AD di PSA, promessa sposa di Fiat Chrysler. Il titolo beneficia in generale del bilancio migliore delle stime di PSA, ma anche della notizia del dividendo proposto dal suo cda: un dividendo pari a 0,70 euro per azione ordinaria, corrispondente ad una distribuzione complessiva di circa 1,1 miliardi di euro; nell’ultima ora è arrivata poi la notizia del lancio della ricarica elettrica facile di Fca grazie all’Easy Wallbox di Engie Eps. Si tratta di un dispositivo per ricaricare a casa le auto elettriche o ibride plug-in senza problemi.

L’assist al titolo FCA arriva soprattutto dall’entusiasmo sulla fusione FCA-PSA -che si dovrebbe chiudere alla fine del 2020 o a inizio 2021 – manifestato dall’AD del colosso francese dell’auto, Carlos Tavares: “Siamo desiderosi di entrare in una nuova era con il progetto di fusione con Fca”.

Tavares ha continuato, lodando l’operazione di M&A, mostrandosi fiducioso anche nel via libera delle autorità Antitrust:

“Abbiamo presentato 14 domande su 24 alle autorità per avere l’autorizzazione alla fusione con FCA. Per il momento nessuna risposta. E’ un processo molto lungo, che durerà in tutto 12-14 mesi. Abbiamo un approccio aperto” verso le modifiche che potrebbero essere necessarie per arrivare all’ok.  In ogni caso, “non crediamo che ci saranno problemi”, ha detto Carlos Tavares.

Tra l’altro “i costi di ristrutturazione non aumenteranno nel 2021 perché si fonderanno due società che sono in buona salute”. Insomma, “non è una fusione di crisi, non ci saranno costi di ristrutturazione. Se cambieranno le cose, ci adatteremo ma non vedo il bisogno di una ristrutturazione. C’è piuttosto impazienza per il nuovo progetto”. E, a tal proposito, stiamo lavorando “insieme agli amici di FCA” per velocizzare il processo di fusione – ha continuato il ceo di PSA – e per “produrre i documenti che verranno esaminati dalle Autorità Antitrust“.

“Sono entusiasta delle possibilità che avremo – ha continuato il manager – e soprattutto della grande storia dei brand di FCA”. Tavares ha anche ammesso di avere a casa sua “tonnellate di libri sui brand” di Fiat Chrysler, che sta leggendo “per comprendere il potenziale” dell’operazione di M&A.

Il mix delle dichiarazioni di Carlos Tavares e i risultati migliori delle attese di PSA hanno fatto da assist al titolo FCA, in pole position sull’indice Ftse Mib.

Gli utili netti di PSA sono saliti del 13,2% su base annua, nel 2019, attestandosi a 3,2 miliardi di euro, valore record. Il dividendo è stato alzato a 1,23 euro per azione, +58% rispetto ai livelli del 2018.

In crescita il fatturato, che si è attestato a 74,7 miliardi di euro, +1% su base annua e lievemente al di sopra dei 74,2 miliardi di euro attesi dagli analisti intervistati da Refinitiv. Il margine operativo rettificato del Gruppo PSA ha raggiunto l’8,5%, in aumento di 0,8 punti rispetto al 2018. Tuttavia non tutte le notizie sono state positive visto che, nonostante la crescita del giro d’affari, PSA ha assistito a un calo dei volumi di vendite di auto.

Equita SIM ha riassunto in una nota il bilancio di PSA, facendo riferimento anche alla notizia che riguarda direttamente FCA. Il gruppo guidato da Mike Manley ha proposto di fatto la distribuzione di un dividendo pari a 0.7PS (yield 6.2%), pari alla distribuzione di 1,1 miliardi”.

Su PSA, Equita ha scritto che il colosso ha riportato stamattina “numeri superiori al consensus Bloomberg a livello operativo-fatturato +1% YoY a 74,73 miliardi rispetto al consensus di 74,26 miliardi; un adj. EBIT +11% a 6,32 miliardi rispetto ai 6,14 miliardi; utili netti +13% a 3,20 miliardi rispetto a 3,26 miliardi; net cash attività industriali 7,91 miliardi rispetto a 8,5 miliardi”. (non tutte le poste di bilancio hanno dunque battuto le attese)

Tuttavia, per l’appunto, l’outlook per il 2020 vede un mercato dell’auto, in Europa, “in calo del 3% , in Russia del 2%, stabile in America Latina, coerente con le indicazioni già emerse da altri car-maker”. E’ stato “ribadito un adj. operating profit sopra il 4,5% nel periodo 2019-2021 (poco indicativo sapendo che nel 2019 è stato 8,5%)”.