FCA macina record: sprint del 15% da inizio anno, speculazione ad alto rischio o anche il 2018 sarà l’anno di Marchionne?
Fiat Chrysler (FCA) sempre più protagonista a Piazza con quotazioni ai nuovi livelli record. Il quasi +9% della vigilia non sembra appagare gli investitori che anche questa mattina scommettono forte sul titolo del gruppo automobilistico italo-statunitense. Il titolo si è spinto fino a un massimo assoluto a 17,44 euro, in rialzo di oltre il 3%. Sono i nuovi livelli record dalla fusione tra Fiat e Chrysler.
Bene anche gli altri testimonial della galassia Agnelli: Exor (+0,6%) e Ferrari (+0,54%).
Nessuna notizia particolare sembra giustificare la netta sovraperformance di inizio anno del titolo del Lingotto anche se questa mattina è arrivata la promozione a overweight da parte degli analisti di JP Morgan con target price salito a 21 euro dai 14,6 euro indicati in precedenza. Di contro però Oddo Securities ha ridotto il rating a reduce.
Il settore auto sta ben performando sulle prospettive di un nuovo anno solido sul fronte crescita economica e quindi anche per le vendite di auto, ma lo Stoxx Europe 600 Auto & Parts segna un +4% da inizio anno che impallidisce a confronto con il +15% di Fca nelle prime sedute del 2018. Senza dimenticare che già nel 2017 Fca ha più che brillato risultando il miglior titolo del Ftse Mib con un sonante +73%.
Mercato aspetta il jolly di Marchionne prima del suo addio
La speculazione continua a sostenere il titolo in vista di possibili operazioni straordinarie, a partire dallo spin-off della componentistica (Magneti Marelli). Inoltre il mercato attende indicazioni sul fronte successione di Sergio Marchionne, che lascerà la guida del gruppo una volta approvato il bilancio 2018. E probabilmente prima della sua partenza Marchionne tenterà ancora di provare un partner eccellente per creare un gruppo in grado di duellare con le big del settore nei prossimi anni. Tutto lascia presagire che il suo erede sarà scelto tra uno dei top manager già nell’orbita Fca.
A livello di fondamentali Fca dipende molto dall’andamento del mercato statunitense. E gli analisti ritengono che il principale beneficiario di un mercato auto Usa in tenuta anche quest’anno sui livelli record sarebbe proprio Fca. In prospettiva il gruppo troverà sponda anche dagli effetti della riforma fiscale.
Va ricordato però che gli ultimi dati del gruppo FCA non sono certo eccellenti con -11% di vendite a dicembre negli Usa e -13,9% in Italia.
Buone le indicazioni dal mercato brasiliano dove Fca è storicamente molto esposta. A dicembre il mercato carioca segna un +3% e Mediobanca Securities (rating outperform con target price a 20 euro) sottolinea come la ripresa del Brasile sia molto importante per Fca.