FCA inarrestabile sul Ftse Mib: +67% da minimi di marzo con doppio assist da governo
FCA mette il turbo in Borsa e si appresta ad archiviare una settimana in grande spolvero con quotazioni risalite del 16% nelle ultime 5 sedute ai massimi a quasi tre mesi. Dai minimi dello scorso 19 marzo a 5,51 euro, il titolo segna un balzo addirittura del 67%. Il saldo da inizio anno rimane ampiamente negativo del 30% circa, peggio rispetto al -18% Ytd del settore auto in Europa (STOXX Europe 600 Automobiles & Parts).
Oggi il titolo segna un eloquente +5,7% a 9,20 euro sotto la spinta delle attese per un imminente via libera al maxi-prestito da 6,3 mld di euro con garanzia pubblica all’80%. Ieri l’ad di Sace, Pierfrancesco Latini, ha specificato che dall’esame dell’operazione emerge una piena conformità della struttura dell’operazione ai termini del decreto.
Condizioni per maxi-prestito non preoccupano gli analisti
Il governo avrebbe definito le condizioni secondo le quali sarà regolato il prestito e il via libera è atteso a giorni. Più in dettaglio, come rimarcato ieri dal ministro Gualtieri, il prestito sarà legato a investimenti, occupazione e sviluppo di modelli elettrici in Italia e prevederebbe un meccanismo di penalità che comprenda anche il rimborso anticipato del prestito.
“Non vediamo niente di limitativo per FCA e restiamo dell’idea che in casi estremi sia sempre possibile la sostituzione con finanziamenti non garantiti anche se più costosi”, argomenta Equita SIM che ha rating buy su Fca con tp a 9,9 euro.
Governo lavora a incentivi rottamazione auto
Si intensificano intanto le indiscrezioni circa un piano di nuovi incentivi alla rottamazione auto in Italia che coinvolge anche le auto euro 6. Nel dettaglio il governo erogherebbe fino a 4 mila euro per l’acquisto di una nuova vettura Euro 6 entro fine 2020 che scenderà a 2mila euro nel 2021 (metà a carico dello Stato e metà dei concessionari) in caso di rottamazione di auto con almeno 10 anni; prevista anche l`abolizione delle tasse per i trasferimenti delle auto usate. Per il via libera a tali incentivi manca però ancora il via libera del M5S che il linea di principio è sempre stato favorevole a incentivi esclusivamente per ibrido ed elettrico.
“Consideriamo questo livello non sufficiente per supportare il mercato automobilistico italiano e riteniamo che il governo dovrà introdurre schemi più forti in futuro”, argomenta oggi Banca IMI che ha rating Buy su Fca con target price a 9,4 euro, ossia prossimo ai livelli a cui si attesta ora il titolo. Gli analisti ritengono che prolungare le discussioni politiche su questo tema per troppo tempo potrebbe avere ricadute negative sulla domanda di auto nel breve in quanto i consumatori potrebbero voler ritardare qualsiasi acquistare fino a quando la situazione non sarà chiara.