Falsa partenza a gennaio per mercato auto Ue, ancora in difficoltà Fiat

Si salvano le tedesche Daimler e Vw
A livello di gruppo automobilistici, Volkswagen è riuscita a mantenere il trend positivo con immatricolazioni in progresso dello 0,7% (in particolare +6,3% il marchio Audi) nell’area Ue 27, ancora meglio l’altra tedesca Daimler (+4,6%). Toyota ha ceduto l’8,3%, -6,2% per Bmw. Tra i big europei spiccano i cali di Renault (-25,2%, dell’italiana Fiat (-16,2%) e dell’altra transalpina Peugeot (-14,2%).
Quota mercato di Fiat sotto il 7%
Le immatricolazioni del gruppo Fiat a gennaio in Europa (27 Paesi+Efta) hanno segnato un calo del 15,9% a 69.479 vetture contro le 82.602 dello stesso periodo dell’anno scorso. Riscontri inferiori alle attese di mercato con gli analisti di Intermonte che rimarcano come “la partenza molto debole di gennaio era attesa ma i dati di Fiat sono inferiori alle nostre previsioni per l’intero 2012” che sono di un calo del 7% per le immatricolazioni del gruppo. “Le indicazioni di Peugeot sull’Europa (atteso calo del 5%) sono invece in linea con le nostre attese – aggiunge Intermonte – una discussione su possibili alleanze potrebbe tornare di attualità anche se non nel breve”.
La quota di mercato del gruppo torinese si è attestata al 6,9% dal 7,7% di gennaio 2011. Il solo marchio Fiat ha immatricolato 48.700 auto nuove con una quota di mercato del 4,9%. In rialzo dell’8,3% le vendite per Lancia/Chrysler con oltre 9 mila immatricolazioni.
Renault vede mercato auto europeo in calo del 3-4%
Renault, che ha diffuso oggi i conti 2011, vede il mercato auto globale (auto + veicoli commerciali leggeri) salire del 4 per cento nel corso di quest’anno con i mercati extraeuropei che dovrebbero continuare nel percorso di crescita, specialmente Brasile (5%) e Russia (8%). Il mercato europeo dovrebbe invece registrare una contrazione tra il 3 e il 4% (-7/8% in Francia). Renault prevede di continuare nel sentiero di crescita delle vendite, in linea con quanto previsto dal piano al 2016.
Il gruppo Renault ha archiviato il 2011 con ricavi pari a 42,628 miliardi di euro, in crescita del 9,4 per cento rispetto al 2010. Il margine operativo è rimasto sostanzialmente stabile a 1,091 mld, pari al 2,6% dei ricavi, in linea con il consensus Bloomberg. L’utile netto è sceso a 2,139 miliardi di euro, il 40,1% sotto i 3,49 mld del 2010 che erano stati influenzati positivamente dalla plusvalenza da 2 miliardi di euro legata alla cessione della partecipazione in Volvo. Il dividendo proposto è di 1,16 euro per azione.