Notizie Notizie Mondo Falchi Fed tornano a farsi sentire, si riaccende ipotesi doppio rialzo tassi entro fine anno

Falchi Fed tornano a farsi sentire, si riaccende ipotesi doppio rialzo tassi entro fine anno

18 Maggio 2016 08:05
La raffica di esternazioni da parte di alcuni esponenti della Federal Reserse circa il timing dei prossimi rialzi dei tassi riaccende i riflettori sulle future mosse della banca centrale statunitense. In attesa delle minute della riunione del mese scorso in arrivo stasera, i toni da falco degli esponenti Fed che hanno parlato in questi ultimi giorni hanno riportato d’attualità la possibilità di più rialzi dei tassi nel corso dell’anno, senza escludere una stretta già a giugno che il mercato invece stava progressivamente escludendo. 
Dennis Lockhart (presidente della Fed di Atlanta) e John Williams (presidente della Fed di San Francisco) hanno entrambi suggerito che due o tre rialzi dei tassi entro la fine dell’anno appaiono possibili, inoltre Lockhart ha osservato che un rialzo dei tassi rimarrà comunque sul tavolo nella prossima riunione del FOMC in programma a giugno. Entrambi sono membri non votanti del FOMC. 
Più perentorio il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, che ha enfatizzato la necessità di alzare i tassi “in un futuro non troppo lontano” dicendosi favorevole a una prima stretta monetaria già a giugno o a luglio.
Alimentati da questa raffica di esternazioni i fed fund futures prezzano ora un 14% di probabilità di una mossa a giugno e il 30% di una mossa a luglio, livelli ancora bassi ma superiori a quelli dei giorni scorsi (4% e 17% rispettivamente). Gli ultimi discorsi di Williams, Lockhart e Lacker “tengono aperta la possibilità di un rialzo dei tassi prima dell’estate”, rimarca Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners. 
Prese di posizione che stanno sostenendo il dollaro statunitense che questa mattina guadagna terreno rispetto alle altre principali valute. Il cross euro/dollaro questa mattina cede lo 0,44% a 1,1263. 
Sostegno anche da forte tornata di riscontri macro 
Intanto ad aprile l’inflazione statunitense è salita dello 0,4% su base mensile, il dato più alto da febbraio 2013, sospinta dal recupero dei prezzi dei carburanti, mentre il dato core ha mostrato un rallentamento su base tendenziale. Riscontri positivi sono poi arrivati dall’avvio di nuovi cantieri e dalla produzione industriale (+0,7% ad aprile rispetto al +0,3% atteso). Dati che hanno quindi avallato una maggiore propensione del mercato a valutare un maggiore attivismo della Fed. “Il consenso sembrerebbe spostarsi verso un duplice ritocco dei tassi entro la fine dell’anno – commenta Vincenzo Longo, market strategist di IG –  e crediamo che entrambi i rialzi possano verificarsi solo dopo l’estate quando il quadro macro sarà più chiaro e il petrolio si sarà stabilizzato”.