Facebook: il mercato boccia la prima trimestrale dall’Ipo
Lo scetticismo dei mercati continua ad aleggiare attorno a Facebook. E la scarsa fiducia che continua a inseguire il colosso dei social network si è mostrata anche ieri sera, a mercati chiusi, quando è stata tolta la maschera ai primi risultati trimestrali dallo sbarco a Wall Street avvenuto lo scorso maggio. E l’accoglienza da parte degli investitori è stata più che fredda, gelida: nell’after hours il titolo Facebook ha ceduto oltre il 10%, piombando sotto quota 24 dollari ad azione (nuovi minimi storici). La giornata in Borsa non era certo andata meglio: il titolo aveva chiuso con un ribasso di più dell’8%.
La società guidata da Mark Zuckerberg ha archiviato il secondo trimestre con una perdita di 157 milioni di dollari, ovvero 8 centesimi ad azione, rispetto agli utili per 240 milioni, ovvero 11 centesimi ad azione, registrati un anno fa. Un rosso dovuto sopratutto agli oneri straordinari legati ai compensi e ai costi dell’Ipo. Se si escludono le poste non ricorrenti Facebook ha riportato un utile per azione di 12 centesimi per azione, in linea con le attese del mercato. Il fatturato nel trimestre in esame ha segnato un progresso del 32% a 1,18 miliardi di dollari e ha battuto le aspettative pari a 1,16 miliardi. Gli utenti mensili attivi sono saliti del 29% a 955 milioni rispetto all’anno passato.
C’è un’altra società del mondo dei social media, legata a Facebook, che non se la sta certo passando bene in questo periodo fuori e dentro la Borsa. Stiamo parlando di Zynga che ieri ha archiviato la seduta in calo di oltre il 35%. Una giornata da dimenticare in Borsa per il titolo della società di gaming online che implementa i suoi giochi su Facebook dopo la trimestrale inferiore alle attese. Nel trimestre chiuso a fine giugno la perdita trimestrale si è attestata a 22,8 milioni di dollari (3 centesimi per azione) contro il profitto da 1,4 milioni di dollari di un anno fa. I ricavi sono stati pari a 332,5 milioni dai 343,1 milioni indicati dal consensus. Zynga ha anche ridotto le stime di utili annuale. Se ad aprile aveva previsto 23-29 centesimi di Eps ora tale previsione si è ridotta a 4-9 centesimi.