Notizie Notizie Mondo L’Europa pensa alla crescita. In cantiere investimenti per 200 miliardi di euro

L’Europa pensa alla crescita. In cantiere investimenti per 200 miliardi di euro

30 Aprile 2012 09:28
In Europa si passa alla fase due, quella della crescita, proprio nel momento in cui sempre più voci si levano per chiedere di affiancare all’austerità una strategia per rilanciare l’economia. Le indiscrezioni riportate dal quotidiano spagnolo El Pais parlano di un piano da 200 miliardi di euro tra investimenti pubblici e privati che la Commissione Europea sta preparando per dare forza alla crescita economica dopo i piani di austerity decisi per tenere sotto controllo il debito pubblico.
 
Il progetto per ridare fiato alla congiuntura sarà discusso nel prossimo vertice dei capi di stato e di governo dell’Unione Europea in programma a fine giugno. Secondo le indiscrezioni il piano sarebbe il frutto del dialogo tra il premier italiano Mario Monti, il presidente della Bce Mario Draghi, il candidato all’Eliseo Francois Hollande e il cancelliere tedesco Angela Merkel, anche se quest’ultima si sarebbe mantenuta un po’ defilata.
 
 
L’obiettivo della Commissione Europea sarebbe quello di rilanciare gli investimenti, in particolare nel campo delle infrastrutture, nel settore delle tecnologie e nelle energie rinnovabili. Secondo il quotidiano spagnolo, diverse strade sono già state avviate per finanziare questi investimenti. Tra le ipotesi ci sono allo studio gli eurobond, un maggior coinvolgimento della Banca europea degli investimenti e l’intervento del meccanismo di stabilità finanziaria permanente della Ue.
 
 

Una delle opzioni di finanziamento, anche se considerata poco probabile viste le difficoltà dei conti pubblici di molti paesi, sarebbe l’iniezione, da parte dei paesi membri, di dieci miliardi di euro nel capitale della Bei. Un’altra alternativa sarebbe quella di utilizzare i 12 miliardi di euro non ancora utilizzati dal Fondo di stabilità Europea come capitale della Bei per fornire una garanzia per attivare progetti di infrastrutture pubblico-privati attraverso strumenti finanziari sofisticati e con i project bond.