Eurogruppo: Atene ha fatto progressi, ma non basta
L’accordo con Atene, come da attese, non è stato trovato ma qualche passo avanti è stato fatto. È quanto si apprende da una nota diffusa dall’Eurogruppo. “Rileviamo con piacere i progressi fatti finora” e “prendiamo atto che la riorganizzazione e la razionalizzazione delle procedure di lavoro hanno reso possibile un’accelerazione contribuendo a rendere la discussione più efficace”.
Ma, e qui si entra nel vivo, “dobbiamo riconoscere che sono necessari più tempo e maggiori sforzi per colmare le lacune sulle questioni ancora pendenti”. In quest’ottica l’Eurogruppo “dà il benvenuto alla volontà delle autorità greche di accelerare il lavoro con le istituzioni allo scopo di raggiungere, con tempestività, una conclusione positiva del riesame”.
A livello pratico l’istituzione guidata da Jeroen Dijsselbloem conferma che l’accordo dello scorso 20 febbraio, con il quale è stato fissato un termine di quattro mesi per raggiungere l’intesa che permetterà ad Atene di avere i 7,2 miliardi di euro previsti dal piano di salvataggio, rappresenta la strada da seguire. “Quando, al termine dell’attuale processo di revisione, le istituzioni avranno raggiunto un accordo a livello di staff, l’Eurogruppo deciderà se erogare i fondi”.
“Anche se rimangono ancora molti dubbi sulle effettive capacità delle casse del paese ellenico crediamo che la deadline possa essere la fine del mese di maggio prima dei pagamenti dell’amministrazione pubblica (salari dei dipendenti pubblici e pensioni per un ammontare pari a 4 mld di euro circa a fine maggio, nuove tranche di pagamenti al FMI per 1,6 mld di euro circa e bond in scadenza per 5,2 mld di euro)”, rileva Filippo Diodovich, Market Strategist di IG.
Intanto, stando alle indiscrezioni rilanciate dalle maggiori agenzie, il governo ellenico avrebbe dato ordine di esecuzione del pagamento del prestito da 750 milioni al Fondo monetario internazionale (Fmi), in scadenza domani.