L’euro torna a scendere, mercato si aspetta una Bce ultra-espansiva
L’euro inizia sottotono la settimana che porterà all’atteso meeting Bce del 10 marzo. Dopo il balzo di venerdì post dati sul mercato del lavoro Usa, ‘euro/dollaro è ridisceso quest’oggi in area 1,095 con un calo di circa mezzo punto percentuale rispetto ai livelli di venerdì scorso. L’evento chiave sarà giovedì la riunione della BCE, che dovrebbe rivedere al ribasso le proiezioni di crescita e inflazione, tagliare ancora il tasso sui depositi e ampliare/estendere i programma di acquisiti”, sottolineano oggi gli analisti di Intesa Sanpaolo che vedono tale misure agevolare la discesa dell’euro verso 1,07-1,06.
I riflettori del mercato sono quindi già tutti puntati sulla riunione della Bce di giovedì 10 marzo con forti attese per il varo di nuove misure di stimolo monetario sia sul fronte tassi che su quello quantitative easing. Secondo Morgan Stanley l’istituto centrale guidato da Mario Draghi procederà al taglio del tasso sui depositi di 10 punti base al -0,4% e aumenterà gli acquisti mensili di asset di 20 miliardi di euro portandoli quindi a totali 80 mld mensili. La casa d’affari statunitense ritiene che un aumento cospicuo degli acquisti mensili sarebbe più efficace di un allungamento della durata del QE.
“Ci aspettiamo tassi di interesse negativi ancora maggiori e l’adozione, da parte di Draghi, di una strategia accomodante con un potenziale taglio dei tassi di 20 basis point”, commenta Salman Ahmed, Global Strategist di Lombard Odier Investment Managers. Nel contesto del QE, portata e durata saranno di importanza cruciale e ci aspettiamo una crescita di entrambi. “Le parole di Draghi, compreso il modo in cui saranno implementati i tassi negativi, saranno essenziali“, conclude Salman Ahmed.