Euro riavvicina minimi 2012 dopo Fed e SNB


Fed “paziente”, ma rialzo tassi più vicino
Nell’ultima riunione dell’anno della Federal Reserve che nel suo statement ha introdotto il termine “pazienza” in riferimento al primo rialzo dei tassi. Il governatore della Fed, Janet Yellen, è stato più preciso indicando che per almeno le prime due riunioni del prossimo anno (28 gennaio e 18 marzo) è “improbabile” che inizi il processo di normalizzazione dei tassi. Confermata la view sulla crescita dell’economia statunitense, vista in aumento del 2,6-3%.
La Fed con ogni probabilità attenderà che le condizioni del mercato del lavoro e dell’inflazione “si mettano nella giusta prospettiva e forniscano i primi risultati concreti, prima di procedere con i rialzi, un’azione che potrebbe arrivare prima del previsto, se le condizioni dell’economia miglioreranno più rapidamente di quanto la Fed si aspetti, così come più tardi in caso di rallentamento dell’economia”, rimarca Matteo Paganini, analista di Fxcm. La prima reazione del mercato fa intuire che il rialzo dei tassi, il primo dal 2006, potrebbe avvenire prima della metà del 2015, quasi in concomitanza con l’implementazione di un piano di QE da parte della BCE che potrebbe materializzarsi “tra febbraio ed aprile del 2015”, rimarca Paganini. Proprio sul fronte europeo, ieri il membro del Consiglio direttivo della Bce, Benoit Coeure, ha fatto chiaro riferimento alla possibilità del lancio di un programma di acquisti di titoli di Stato da parte dell’Eurotower per rafforzare le misure volte a contrastare il rischio deflazione.
SNB taglia tassi, ma probabilmente serviranno ulteriori azioni
Questa mattina intanto la Swiss National Bank ha portato in negativo il tasso d’interesse sui depositi a vista in scia alle continue pressioni sulla soglia dell’EUR/CHF a 1,20 chf, il floor
