Euro in rialzo sul dollaro dopo il successo del bond greco da 5 miliardi
L’euro si conferma in rialzo nei primi scambi sulle piazze europee, mentre continuano le ricoperture in vista della chiusura del trimestre. A migliorare il clima del mercato ha contribuito indubbiamente il successo del prestito da 5 miliardi di euro lanciato ieri dal governo di Atene. Dopo aver incassato la scorsa settimana l’accordo dall’Unione Europea, la Grecia ha subito effettuato una nuova emissione di titoli di Stato: l’ammontare è stato pari a 5 miliardi contro una domanda di sette e con un tasso d’interesse, ancora troppo alto, al 5,90%. L’euro è scambiato a 1,3477 dollari (1,3454 finale ieri) e a 125,29 yen (124,66), mentre il dollaro/yen è attestato a 92,65 (92,57). La moneta unica è inoltre scambiata a 0,8990 sterline (0,8989) e a 1,4313 franchi svizzeri (1,4315). Il miglioramento dello scenario economico tende ad accrescere la propensione al rischio e a favorire valute come l’euro e la sterlina, ma anche quelle legate alle materie prime come il dollaro australiano e canadese.
La Grecia resta ancora sotto i riflettori e le probabilità che il rating assegnato da Fitch alla Grecia resti stabile quest’anno sono superiori a quelle di una modifica. A dirlo è un analista dell’agenzia dopo che ieri Fitch ha confermato l’outlook negativo sul rating BBB+ di Atene a causa della vaghezza dei termini dell’accordo raggiunto in sede europea per venire in aiuto della Grecia in caso di necessità. “E’ più probabile che non ci sia un cambiamento nel rating greco quest’anno”, aggiungendo che la Grecia ha maggiori probabilità di centrare i propri target di riduzione del disavanzo piuttosto che di mancarli. Pur valutato positivamente, l’accordo tra i paesi della zona euro lascia aperti alcuni interrogativi, tra cui il timore che in caso di bisogno l’intervento venga rinviato fino all’ultimo momento, “quando potrebbe anche essere troppo tardi”.
A Tokyo l’indice Nikkei ha guadagnato l’1,01% superando la soglia degli 11 mila punti (a 11.097,14) e attestandosi sui massimi da 18 mesi. Il listino giapponese, trainato dai titoli minerari e delle materie, si è rafforzato sulle crescenti aspettative di miglioramento dell’economia mondiale.