Ericsson/STMicroelectronics: sciolta la joint venture ST-Ericsson
La joint venture ST-Ericsson è conclusa. Ericsson e STMicroelectronics hanno infatti annunciato la chiusura della transazione per l’assegnazione dei principali rami d’azienda di ST-Ericsson, dando seguito all’annuncio fatto dalle due società europee lo scorso 18 marzo sull’opzione strategica prescelta per il futuro della joint venture. Reazione positiva di STMicroelectronics in Borsa di fronte all’annuncio odierno. Il titolo è trai migliori del Ftse Mib con una crescita di oltre l’1% a 6,64 euro ad azione.
Dal 2 agosto 2013, Ericsson è subentrata nella progettazione, sviluppo e vendita delle soluzioni di modem standalone multimediali multimodali LTE, compresa l’interoperabilità 2G, 3G e 4G. Complessivamente, circa 1.800 dipendenti e collaboratori esterni sono stati assunti da Ericsson.
ST è invece subentrata nei prodotti esistenti di ST-Ericsson e nel business ad essi associato – esclusi i modem standalone multimediali multimodali LTE e la soluzione di connettività GNSS (Global Navigation Satellite System), che è stata venduta a terze parti – così come in alcuni impianti di assemblaggio e collaudo. Complessivamente, circa 1.000 dipendenti sono stati assunti da STMicroelectronics. A partire dal 2 marzo 2013 Ericsson e ST hanno finanziato i costi e percepito i margini delle rispettive attività. È iniziato il procedimento di chiusura delle parti rimanenti di ST-Ericsson e i costi delle attività correlate vengono ripartiti equamente tra le due Società.
ST calcola che i propri costi monetari totali al netto dei proventi dall’inizio del 2013 alla chiusura della joint venture, compresa la copertura della propria quota delle attività operative in corso di ST-Ericsson durante il periodo di transizione e i costi di ristrutturazione correlati all’uscita dalla joint venture, saranno compresi tra circa 300 milioni di dollari e 350 milioni di dollari.
“Ericsson continua a riconoscere un grande valore ai modem standalone multimediali multimodali LTE, che rappresentano un elemento importante nella nostra visione di una società in rete con 50 miliardi di dispositivi connessi – ha commentato Douglas Gilstrap, senior vice president e chief strategist di Ericsson – C’è un mercato potenziale ed Ericsson intende puntare adesso sull’introduzione di modem della migliore qualità e su una stretta collaborazione con i clienti perché li integrino nei propri prodotti.”
Sempre oggi il big dei chip italo-francese ha annunciato che Carlo Ferro, presidente e ceo di ST-Ericsson, riprenderà il suo ruolo di direttore finanziario di STMicroelectronics. Oltre al ruolo di cfo, Ferro sarà responsabile legale, pianificazione centrale funzionamento, approvvigionamento, IT e relazioni con gli investitori. Ferro era già stato CFO di ST per nove anni dal maggio 2003 al marzo 2012.