Erdogan: da Draghi ‘totale maleducazione’. Partito AKP all’Italia: ‘in Turchia non ci sono dittatori, voi avete avuto Mussolini’
Chiamarmi dittatore è stata una "totale maleducazione": così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato le parole con cui il presidente del Consiglio Mario Draghi, lo scorso 9 aprile, ha condannato l'episodio ribattezzato Sofagate.
"Prima di dire una cosa del genere a Tayyip Erdogan devi conoscere la tua storia, ma abbiamo visto che non la conosci. Sei una persona che è stata nominata, non eletta", ha detto il presidente turco, secondo l'agenzia di stampa Ansa, che ha riportato quanto reso noto dall'agenzia della Turchia Anadolu.
"Non condivido assolutamente il comportamento del presidente turco Erdogan nei confronti della presidente (...) credo che non sia stato un comportamento appropriato, mi è dispiaciuto moltissimo per l'umiliazione che la presidente della Commissione (Ue) von der Leyen ha dovuto subire", aveva detto Mario Draghi, in riferimento al trattamento che era stato riservato alla numero uno della Commissione europea, nel suo incontro insieme al presidente del Consiglio Ue Charles Michel con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dello scorso 7 aprile.
"E qui - aveva continuato Draghi - la considerazione da fare e che forse ho già fatto in un'altra conferenza stampa è che con questi, diciamo, chiamiamoli per quel che sono, dittatori, di cui però si ha bisogno per collaborare, uno deve essere franco nell'esprimere la propria diversità di vedute, di opinioni, di comportamenti, di visioni della società e deve essere anche pronto a collaborare, a cooperare più che collaborare per assicurare gli interessi del proprio paese. Questo è importante: secondo me bisogna trovare l'equilibrio giusto".
Von der Leyen, si ricorda, era rimasta praticamente in piedi, mentre Erdogan invitava il presidente del Consiglio Ue Michel a sedersi sulla sedia accanto alla sua. La presidente della Commissione europea, visibilmente perplessa su dove potesse prendere posto, era stata 'confinata' in un altro divano.
L'Ansa riporta che, in un discorso a un gruppo di giovani nella biblioteca del suo palazzo presidenziale di Ankara, il presidente Erdogan ha accusato Draghi di "totale impertinenza", affermando, anche, che "Draghi ha purtroppo danneggiato" lo sviluppo delle "relazioni Turchia-Italia".
I commenti contro Draghi non sono arrivati solo da Erdogan. Il vicepresidente del partito AKP, partito di Erdogan, ovvero
Numan Kurtulmus, ha detto che "non ci sono dittatori nel nostro paese. Se volete vedere un dittatore, guardate alla vostra propria storia. Guardate a Mussolini".
"Prima di dire una cosa del genere a Tayyip Erdogan devi conoscere la tua storia, ma abbiamo visto che non la conosci. Sei una persona che è stata nominata, non eletta", ha detto il presidente turco, secondo l'agenzia di stampa Ansa, che ha riportato quanto reso noto dall'agenzia della Turchia Anadolu.
"Non condivido assolutamente il comportamento del presidente turco Erdogan nei confronti della presidente (...) credo che non sia stato un comportamento appropriato, mi è dispiaciuto moltissimo per l'umiliazione che la presidente della Commissione (Ue) von der Leyen ha dovuto subire", aveva detto Mario Draghi, in riferimento al trattamento che era stato riservato alla numero uno della Commissione europea, nel suo incontro insieme al presidente del Consiglio Ue Charles Michel con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dello scorso 7 aprile.
"E qui - aveva continuato Draghi - la considerazione da fare e che forse ho già fatto in un'altra conferenza stampa è che con questi, diciamo, chiamiamoli per quel che sono, dittatori, di cui però si ha bisogno per collaborare, uno deve essere franco nell'esprimere la propria diversità di vedute, di opinioni, di comportamenti, di visioni della società e deve essere anche pronto a collaborare, a cooperare più che collaborare per assicurare gli interessi del proprio paese. Questo è importante: secondo me bisogna trovare l'equilibrio giusto".
Von der Leyen, si ricorda, era rimasta praticamente in piedi, mentre Erdogan invitava il presidente del Consiglio Ue Michel a sedersi sulla sedia accanto alla sua. La presidente della Commissione europea, visibilmente perplessa su dove potesse prendere posto, era stata 'confinata' in un altro divano.
L'Ansa riporta che, in un discorso a un gruppo di giovani nella biblioteca del suo palazzo presidenziale di Ankara, il presidente Erdogan ha accusato Draghi di "totale impertinenza", affermando, anche, che "Draghi ha purtroppo danneggiato" lo sviluppo delle "relazioni Turchia-Italia".
I commenti contro Draghi non sono arrivati solo da Erdogan. Il vicepresidente del partito AKP, partito di Erdogan, ovvero
Numan Kurtulmus, ha detto che "non ci sono dittatori nel nostro paese. Se volete vedere un dittatore, guardate alla vostra propria storia. Guardate a Mussolini".