Notizie Notizie Italia Eni: Ubs passa a buy in attesa del nuovo piano strategico, focus su dividendo e cessione Saipem

Eni: Ubs passa a buy in attesa del nuovo piano strategico, focus su dividendo e cessione Saipem

9 Marzo 2015 09:43
Il settore oil europeo è finito oggi sotto la lente di Ubs che vede crescere la necessità di cambiamenti strutturali alla luce del nuovo scenario dovuto al crollo dei prezzi del petrolio. La casa d’affari elvetica ha aggiornato la propria view sul settore alzando a buy la raccomandazione sull’italiana Eni che il prossimo 13 marzo presenterà il nuovo piano strategico 2015-2018. presentazione del nuovo piano che potrebbe rappresentare un catalyst positivo per gli investitori. Il prezzo obiettivo sul titolo del cane a sei zampe è salito da 16,50 a 19 euro. 
 
Sfide importanti per il settore oil
Il mutato scenario di prezzi del petrolio pone il settore oil davanti a nuove sfide. Nell’ultimo trimestre del 2014 gli utili risultano scesi del 18% annuo (in dollari Usa) per il settore oil & gas europeo e sono attesi scendere ancora nel 2015 alla luce del probabile nuovo calo dei prezzi medi del greggio. “Era già chiaro prima della caduta dei prezzi del petrolio che il settore stava vedendo rendimenti in deterioramento – rimarca Ubs – . Le svalutazioni su investimenti storici e il crescente uso di dividendi scrip per compensare le insufficienze di cassa ne sono la prova”. Questa sfida richiederà delle soluzioni strutturali “che il settore stava solo cominciando a valutare prima della caduta del prezzo del petrolio”, aggiunge Ubs che si domanda se l’ambiente corrente è pronto per attuare subito questo cambiamento o si finirà per dare delle risposte a breve termine piuttosto che soluzioni strutturali.
 
Per Eni c’è da sciogliere nodo dividendo
Tra i titoli che maggiormente hanno sofferto nell’ultimo anno figura anche Eni che ha ceduto circa il 25% nell’arco di 12 mesi rispetto al -20% del settore complici le difficoltà nell’upstream e i nodi legati a dividendo e Saipem. “Una preoccupazione per il mercato è stato il dividendo – rimarca Ubs – il payout ratio suggerisce che la cedola è troppo alta. Il nuovo piano dovrebbe dare visibilità su un livello di neutralità del cash con dividendo piatto”. Inoltre l’annuncio di Total e Royal Dutch Shell di offrire un’opzione scrip rappresenta un’opportunità per Eni di gestire il problema dividendo.

Verso riavvio iter cessione Saipem?
Ubs accenna anche al destino della controllata Saipem. Dopo la frenata alla cessione alla luce delle condizioni di mercato, una riattivazione del processo di cessione della quota potrebbe liberare cvirca 6 miliardi di euro di debito di Eni e 1,4 miliardi di patrimonio netto.