Rcs: oggi Cda per decidere sulla vendita dei Libri a Mondadori, trattativa dovrebbe proseguire
Rcs riunisce il Cda, il secondo nel giro di pochi giorni, per cercare di prendere una decisione sulla cessione della divisione Libri a Mondadori. La casa di Segrate ha avanzato un’offerta non vincolante per i Libri della Rcs, che raggruppano diverse case storiche dell’editoria tricolore, che si aggirerebbe tra i 120 e 150 milioni di euro. Se l’operazione dovesse andare in porta nascerebbe un colosso senza precedenti capace di controllare circa il 40% del mercato italiano.
Da superare ci sarebbe l’ostilità di alcuni soci forti tra cui gli eredi di Rotelli, Urbano Cairo e Diego Della Valle. La soluzione per Rcs, come scritto da La Repubblica, potrebbe essere quella di procedere nella trattativa con Mondadori senza esclusiva e con una scadenza fissata tra due mesi, il tempo necessario per la due diligence. Una mossa che sposterebbe la decisione finale dell’eventuale cessione al nuovo Cda che verrà eletto durante l’assemblea degli azionisti, in programma ad aprile.
A livello strettamente finanziario l’offerta di Mondadori causerebbe una minusvalenza di qualche decina di milioni nella casse di Rcs, che ha in bilancio la divisione Libri per 180 milioni di euro, ma aiuterebbe la società che edita Il Corriere della Sera a migliorare il suo profilo patrimoniale. Rcs ha infatti necessità di fare cassa per rispettare gli impegni presi con le banche durante la rinegoziazione del debito dello scorso anno.
Secondo gli accordi con le banche, il prossimo settembre Rcs dovrà presentare un rapporto tra la posizione finanziaria e l’Ebitda non superiore a 4,5 volte, altrimenti rischierebbe di scattare il vincolo di cessioni di attività no core per 250 milioni di euro e il Cda sarebbe costretto ad esercitare la delega per il secondo aumento di capitale da 190 milioni di euro.