Eni: produzione in calo nel 2011, ma i conti tengono. Nuova scoperta giant in Mozambico
La produzione di petrolio, come ampiamente atteso, ha mostrato un calo del 14% a 1,68 milioni di barili al giorno. I risultati però hanno tenuto ed è arrivata un nuova scoperta “giant” di gas naturale nell’offshore del Mozambico, con un potenziale minerario di 212,5 miliardi di metri cubi di gas. La produzione in Libia è stata ripristinata all’80% e ritornerà a pieno regime nella seconda parte dell’anno. Le vendite di metano restano depresse. Sono questi, in sintesi, i punti salienti dei risultati 2011 di Eni, un anno definito dall’Ad Paolo Scaroni “di grandi successi esplorativi”.
Nel dettaglio, l’utile netto del 2011 ha mostrato una crescita del 9% a 6,89 miliardi di euro, mentre nel quarto trimestre il balzo è stato del 141% a 1,32 miliardi. L’utile operativo adjusted ha mostrato un progresso del 4% a 17,97 miliardi di euro (-10% a 4,26 miliardi nel trimestre), mentre l’utile netto adjusted è salito del 2% a 6,97 miliardi (-10% a 1,54 miliardi nel trimestre). Nel quarto trimestre il flusso di cassa netto è stato di 3,19 miliardi di euro, 14,39 miliardi nell’intero esercizio. Il Cda del colosso pubblico proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 1,04 euro (0,52 euro distribuiti come acconto nel settembre 2011) per azione, in rialzo rispetto alla cedola di 1 euro del 2010.
Sul fronte della produzione, l’Eni ha pagato il blocco dell’output libico nella prima parte dell’anno, oltre alla chiusura del gasdotto Greenstream durante la fase più acuta del conflitto nel Paese nordafricano. Per questo motivo la produzione di idrocarburi ha evidenziato una flessione del 14,1% a 1,678 milioni di barili al giorno. Escludendo l’impatto negativo della Libia, la produzione del trimestre e dell’intero 2011 presenta un profilo praticamente stabile. Nel quarto trimestre le vendite di gas hanno registrato una flessione dell’11,4% a 25,47 miliardi di metri cubi, in scia alla debolezza della domanda. Su base annua, le vendite di metano si sono attestate a 96,76 miliardi di metri cubi, sostanzialmente in linea con l’anno precedente.
Nel 2012 Eni prevede una produzione di idrocarburi in crescita rispetto al 2011 in scia al progressivo recupero della produzione in Libia. I temi principali, secondo il management, riguarderanno la prosecuzione dell’esplorazione per accertare il potenziale delle recenti scoperte (Mozambico, Norvegia, Ghana e Indonesia) e ottimizzare i giacimenti. Questa mattina, inoltre, Eni ha annunciato una nuova scoperta “giant” di gas naturale nel prospetto esplorativo Mamba Nord 1, nell’Area 4 dell’offshore del Mozambico, rilevando un potenziale minerario di 212,5 miliardi di metri cubi di gas in posto.
Secondo gli analisti di Intermonte i numeri del quarto trimestre sono “sostanzialmente in linea, senza grosse sorprese. Nel complesso, tenuto conto delle nuove scoperte in Mozambico, ci attendiamo una buona reazione del titolo”. A Piazza Affari il titolo Eni mostra un progresso dello 0,45% a 17,46 euro.