Notizie Notizie Italia Eni: il 16 febbraio i conti. Analisti vedono debolezza downstream, ma restano posizionati sul buy

Eni: il 16 febbraio i conti. Analisti vedono debolezza downstream, ma restano posizionati sul buy

23 Gennaio 2024 10:45

Anche a Piazza Affari sta per entrare nel vivo la stagione delle trimestrali. Tra le prime big del Ftse Mib a comunicare in settimana i risultati dell’ultimo trimestre 2023 e dell’intero 2023 c’è STMicroelectronics che alzerà il 25 gennaio il velo sui conti.

Ma sono numerosi gli annunci societari che si concentreranno soprattutto a febbraio. Per il comparto oil, c’è attesa per i numeri di Eni che nelle ultime sedute è finita sotto i riflettori anche il tema del piano di privatizzazioni da parte del Governo, con i recenti rumors sulla cessione di una quota fino al 4% del Cane a sei Zampe.

Vediamo quali sono le attese del mercato per i risultati di fine anno di Eni.

Preview Equita: utili operativi in declino del 9%

Il quarto trimestre dell’anno, come anticipano gli analisti di Morgan Stanley, si preannuncia debole per le big del comparto energetico in Europa. In un recente report “4Q23 Preview: Losing Steam” gli analisti della banca d’affari sottolineano che “dopo un solido terzo trimestre, gli utili dovrebbero calare su base sequenziale“.

In questo contesto arrivano i conti di Eni che verranno annunciati al mercato nella giornata del 16 febbraio, nel corso della quale è prevista una conference call con il management che commenterà i risultati.

In attesa dei conti, gli analisti di Equita si attendono “utili operativi in declino del 9% su base sequenziale“. Un calo, spiegano, come risultante delle seguenti ipotesi:

  • recupero dei volumi upstream (+4% su base trimestrale) in linea con il centro della guidance;
  • lieve calo dei prezzi del Brent (-3% su base trimestrale);
  • recupero del prezzo del gas hub europeo (+17% su base trimestrale);
  • risultato solido della divisione Global Gas & LNG Portfolio (GGP) poco oltre la guidance;
  • calo dei margini di raffinazione (stimiamo praticamente dimezzati);
  • forte debolezza del business di Versalis (petrolchimica);
  • effetto stagionalità e attività di manutenzione nel business downstream;

Gli esperti della sim milanese riducono anche le stime EPS del 1% in funzione della debolezza del business della petrolchimica che “stimiamo possa essere pesantemente in perdita in quarto trimestre 2023 – come già rilevato da alcuni operatori per quel settore (Shell, Basf) – e nonostante la buona performance attesa dei volumi upstream e della divisione GGP“. In particolare, Equita stima un Eps 2023 pari a 2,48 euro, marginalmente inferiore alla stima di consensus (Factset stima 2,51 euro).

La solidità dell’upstream può compensare la debolezza del downstream: le stime di Bloomberg Intelligence

Secondo l’analisi di Will Hares, analista di Bloomberg Intelligence, la solidità dell’upstream potrà compensare la debolezza del downstream nel corso del quarto trimestre. In particolare, il consensus prevede un utile netto rettificato per il quarto trimestre di 1,9 miliardi di euro, in leggero aumento rispetto al terzo trimestre, e un flusso di cassa rettificato di circa 4,5 miliardi di euro.

È probabile che Eni realizzi una solida performance operativa nel settore upstream nel quarto trimestre che dovrebbe registrare utili sequenziali più alti. Questo nonostante l’indebolimento dei margini di raffinazione in Europa che trascineranno giù il downstream“, segnalano ancora da Bloomberg.

La view degli analisti

La view degli analisti resta positiva su Eni. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per il gruppo guidato da Claudio Descalzi un prezzo obiettivo a 17,69 euro con potenziale upside del 23%. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per Eni il 67,7% di giudizi Buy e il 32,3% Hold, mentre nessuna analista dice Sell.

Anche gli analisti di Equita restano positivi sul titolo. “Sulle nostre stime 2024 (80 dollari al barile per il Brent), il titolo tratta a multipli eccessivamente compressi sia in assoluto che in relativo rispetto alle medie di settore (tra il 15% e il 30% di sconto sulle varie metriche di valutazione)“, precisano dalla sim milanese che mantiene il rating buy e il tp di 19,5 euro su Eni.