Eni fa 13 e vola ai massimi a quasi 2 anni. Analisti puntano su nuovi rialzi, petrolio e Ipo Plenitude importanti catalyst
Ennesimo balzo di Eni che oggi, dopo aver aperto con gap up, si trova ora in rialzo del +1,7% circa sopra la soglia dei 13 €, livello che non vedeva dal febbraio 2020. La market cap è così tornata a ridosso dei 52 miliardi di euro, a ridosso delle migliori tre di Piazza Affari (Enel, Stellantis e Intesa).
Non solo petrolio, titolo va a velocità doppia rispetto a settore oil & gas
Nel corso del 2021, con una performance del 44%, Eni ha sovraperformato sia il Ftse Mib che si è fermato a +21%, sia l’Euro Stoxx Oil & Gas che ha guadagnato quasi il 15% nel corso dell’ultimo anno. Da inizio anno Eni e l’EuroStoxx Oil & Gas si trovano in rialzo di oltre il 6%, sulla scia del rally del petrolio con il Brent che ha nuovamente raggiunto quota 82 dollari al barile
I rialzi delle ultime sedute di Eni sono mossi anche dal fatto che la società italiana si è appena aggiudicata dal Ministero del Petrolio egiziano cinque nuove licenze esplorative nel Paese, quattro delle quali in qualità di Operatore, nell’offshore e onshore. Nello specifico le licenze, si trovano nel Mediterraneo orientale e nel deserto occidentale e sono collocate all’interno di bacini prolifici di idrocarburi liquidi e gassosi. Eni è presente in Egitto dal 1954 ed è il maggior produttore di idrocarburi del Paese. Con queste nuove licenze la società potrà giovare, vista la domanda del mercato, di una rapida valorizzazione delle potenziali scoperte esplorative.
La nuova costola green presto in Borsa
Eni vuole accelerare sulla transizione ecologica, infatti, nei prossimi anni vuole implementare la sua strategia per essere una compagnia energetica decarbonizzata e incentrata sulla sostenibilità. Un passaggio fondamentale in questa transizione arriva con “Plenitude”, divisione di Eni attiva nel settori rinnovabili, mobilità elettrica e retail, che sarà quotata in Borsa entro la fine dell’anno. L’IPO, con una valutazione stimata tra i 9 e gli 11 miliardi di euro, permetterà di attrarre nuovi flussi di capitale e rivelare valore incrementale contro le oil companies. Plenitude nasce con già un portafoglio di impianti di energia rinnovabile in esercizio pari a 1,2 GW a fine 2021 ed è la seconda più grande piattaforma per la mobilità elettrica in Italia con circa 2.000 dipendenti. In termini di sostenibilità Plenitude mirerà a raggiungere entro il 2040 il target di emissioni zero fornendo il 100% di energia decarbonizzata a tutti i clienti. Mentre per quanto riguarda i target finanziari l’obiettivo della nuova società è di raddoppiare l’Ebitda, da 0,6 mld nel 2021 a 1,3 miliardi nel 2025.
Eni e l’E-Mobility
Sul fronte E-Mobility, la controllata di Eni (con Plenitude), BeCharge ed Enel X hanno di recente firmato un accordo per permettere una sinergia tra le diverse postazioni di ricarica. La partnership tra le aziende offrirà la possibilità ai clienti di accedere al servizio con un’unica app, ricaricando il proprio autoveicolo dalle oltre 20 mila stazioni di ricarica di EnelX e BeCharge.
View Analisti
La maggior parte (19) degli analisti coinvolti da Bloomberg danno un’indicazione “Buy”, in 10 dicono di mantenere in portafoglio (“Hold”), mentre solo 1 ha una visione “Sell” sul titolo. Il target price medio a 12 mesi è a 14,41 euro, con un rendimento potenziale del 10,5% dai prezzi attuali.
I ricavi si sono riportati a quota 70 mld nel 2021, contro i 44 mld del 2020 e le stime su Bloomberg vedono ricavi in rialzo a 76 mld per il 2023.
Guardando ai giudizi di alcune banche d’affari, Goldman Sachs ha di recente aggiornato le stime “Buy” su e vede, come Morgan Stanley, target price a 16 euro. Jp Morgan, invece, è la banca d’affari più ottimista sul titolo con target price a 18 euro.
Analisi tecnica
Dopo il raggiungimento del minimo di periodo in area 11,50 a fine 2021, Eni ha trovato nelle ultime settimane nuova forza rialzista superando con la seduta di oggi i precedenti massimi in area 12,76, prezzi che non venivano ritestati da 2 anni. La tendenza è al rialzo e in caso di prosecuzione le prossime aree di resistenza sono 13,30 e 13,50 euro. I principali livelli di supporto per il titolo sono prima 12,21 e 11,51 poi. Su grafico settimanale i prezzi hanno superato al rialzo la media mobile a 200 periodi e si evidenzia la trendline crescente dai minimi di ottobre 2020 e confermata anche a dicembre del 2021.