Notizie Notizie Italia Eni: attesa per il piano industriale. Focus su produzione, Saipem, cash flow e dividendi

Eni: attesa per il piano industriale. Focus su produzione, Saipem, cash flow e dividendi

13 Marzo 2015 10:07
Riflettori accesi oggi su Eni, in attesa della presentazione odierna a Londra del piano industriale. Nessuna novità è emersa invece dai risultati dell’esercizio 2014. Il Cda ha approvato i dati preconsuntivi diffusi lo scorso 18 febbraio. Il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio del Cane a sei zampe per il 2014 si sono chiusi rispettivamente con un utile netto di 1,29 miliardi e di 4,45 miliardi di euro. Il board ha deliberato di proporre all’assemblea, che è stata convocata per il 13 maggio in sede ordinaria, la distribuzione del dividendo di 1,12 euro per azione, di cui 0,56 euro distribuiti nel settembre 2014. Il dividendo a saldo di 0,56 euro per azione sarà messo in pagamento a partire dal 20 maggio, con stacco cedola il 18 maggio e record date 19 maggio.
Tornando al piano, oggi l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi dovrebbe alzare il velo sulla politica dei dividendi prevista per il 2015 ma anche sul futuro della controllata Saipem e in generale sul tema dismissioni. Punti interrogativi sono sorti infatti in merito al capitolo “Gas & Power” e al suo possibile spin off. La cessione di Saipem era stata sospesa a causa del crollo dei prezzi del petrolio e lo stesso Descalzi aveva precisato che la vendita sarebbe tornata in agenda una volta stabilizzatosi il mercato.
“Dopo l’ultimo aggiornamento di luglio 2014, questa è la prima presentazione sotto la piena responsabilità di Descalzi, sebbene ora lo scenario sia completamente diverso”, ricordano questa mattina gli analisti di Mediobanca Securities. Gli esperti ritengono che gli investitori si focalizzeranno su tre punti principali: produzione, vista dal broker in crescita del 5% su base annua nel 2015 e nel più lungo termine in aumento del 3% nel 2015-2018. Per Mediobanca, Kashagan giocherà un ruolo chiave, con la produzione che per gli analisti ripartirà a metà 2017. 
Altro punto focale sarà il mantenimento del cash flow, in un contesto in cui le quotazioni del Brent sono stimate a 50-60 dollari al barile. Eni, per Mediobanca, dovrebbe generare circa 13,6 miliardi di flusso di cassa da attività operativa nel 2015. Attenzione rivolta anche al tema cessioni, sebbene Mediobanca non preveda grosse novità su Saipem. Ma soprattutto, sottolinea la banca d’affari, alla politica dei dividendi in merito alla quale Eni dovrebbe fornire visibilità circa la capacità del gruppo di garantire un dividend yield superiore alla media. Per gli esperti, una diminuzione della cedola è fattibile e stimano un calo del 10,7% a 1 euro in cash.
Eni viaggia in moderato ribasso a Piazza Affari. Il titolo della società di San Donato Milanese segna al momento sul Ftse Mib un calo dello 0,55% a 16,25 euro.