Enel unica big storica di Piazza Affari a non tradire gli investitori, ora vale due volte ENI e 5 volte FCA. E 80% analisti dice Buy
Enel non tradisce le aspettative e a Piazza Affari è corsa agli acquisti sul titolo che è ormai da tempo quello di maggior peso di tutto il listino milanese con una capitalizzazione di quasi 64 miliardi di euro, più che doppia rispetto a Eni (31,3 mld) che in questi mesi sta pagando lo shock dei prezzi del petrolio e il concreto rischio che questo la costringa a tagliare il dividendo. Enel vale oltre 5 volte FCA, anch’essa vittima degli effetti del Covid, e più di 4 volte Unicredit che da inizio anno ha visto il proprio valore dimezzarsi.
Il mercato ha accolto con favore i conti trimestrali di Enel, con l’ebitda adj andato ben oltre le attese di consensus. Il titolo oggi è arrivato a salire del 4,2% a 6,322 euro in scia ai conti trimestrali, contribuendo alla luce del suo peso specifico importante al balzo di oggi di Piazza Affari. Da inizio anno il saldo di Enel è di -13%, sovraperformando con decisione rispetto al -27% del Ftse Mib. Nello stesso arco di tempo altre storiche big di Piazza Affari hanno invece deluso gli investitori con nette sottoperformance per ENI (-38,5% Ytd) e FCA (-42%), così come le big bancarie (-49% Unicredit, -41% Intesa Sanpaolo).
I numeri trimestrali e le parole di Starace
L’effetto Covid-19 non ha fermato Enel nel primo trimestre con solidi conti che hanno convinto gli analisti. “Il calo della domanda di elettricità nei siti industriali è stato compensato da un aumento dei consumi delle famiglie”, afferma il ceo di Eenl, Francesco Starace, in un’intervista a Bloomberg TV. Starace non vede il settore delle utility ridimensionare gli investimenti in nuovi progetti nelle energie rinnovabili. “Non ci aspettiamo un restringimento, ma piuttosto un’accelerazione nel direzione del finanziamento dell’energia green”.
L’utile netto di Enel è salito nei primi tre mesi dell’anno per Enel con un + 10,5% a 1.281 milioni di euro contro i 1.159 milioni di euro del primo trimestre 2019, mentre i ricavi calano del 12,2% a 19.985 milioni di euro contro i 22.755 milioni di euro nel primo trimestre 2019.
L’EBITDA tocca i 4.708 milioni di euro (4.548 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +3,5%), mentre l’indebitamento finanziario netto segna 47.097 milioni di euro (45.175 milioni di euro a fine 2019, +4,3%). L’EBITDA ordinario arriva a 4.741 milioni di euro (4.454 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +6,4%) al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto. Gli investimenti ammontano a 1.870 milioni di euro nel primo trimestre 2020, sostanzialmente in linea con l’analogo periodo del 2019.
Le vendite di energia elettrica nel primo trimestre 2020 ammontano a 77,7 TWh, con un decremento di 4,6 TWh (-5,6%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. L’energia netta prodotta dal Gruppo Enel nel primo trimestre 2020 è pari a 51,4 TWh1, con un decremento di 7,7 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2019 (-13,0%), da attribuire principalmente ad una minore produzione da fonte termoelettrica in Spagna, Italia e Russia.
Coro di buy tra gli analisti
Confermata la guidance 2020-22 ma nessun target specifico per il 2020 a causa delle numerose incertezze sugli effetti COVID, currency e one-offs. Le indicazioni ci paiono incoraggianti dice Equita Sim le cui stime recentemente riviste al ribasso (Ebitda a 18.3bn vs 18.6bn target, NI a €5.07bn vs €5.4bn target e NFP a €-47.6bn vs €-46.8 taget) includono già gli effetti negativi citati e sono quindi confermate. BUY confermato dagli esperti della Sim secondo cui Enel sia ben posizionata per poter assorbire gli effetti COVID con impatti limitati sulla profittabilità.
Inoltre, Enel ha indicato che non vede ragioni per cambiare la sua politica dei dividendi, cosa che è rassicurante. “Il bilancio della società sembra solido, qualcosa che offre ai dirigenti diverse opzioni. Enel quota a circa 12x il P/E e circa 7x EV/EBITDA, multipli che sono interessanti, a nostro avviso”, rimarca Mediobanca Securities che ha rating poutperform su Enel con tp a 8,60 euro.
In generale il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg indica una larga maggioranza di Buy, pari all’80%, con il 16,7% che è Hold e solo il 3,3% che dice Sell. Il prezzo obiettivo medio è di 7,55 euro, ossia il 21% sopra i livelli attuali.