Notizie Certificates Enel, piano ambizioso al 2027. Ecco un Equity Protection con leva per sfruttare le potenzialità del titolo

Enel, piano ambizioso al 2027. Ecco un Equity Protection con leva per sfruttare le potenzialità del titolo

18 Dicembre 2024 14:01

Un aumento del dividendo, investimenti in rialzo con una fetta maggiore indirizzata alle Reti. Questi solo alcuni degli elementi chiavi emersi dalla presentazione del nuovo piano strategico 2025-27 targato Enel che parla dell’avvio di “un nuovo capitolo di crescita sostenibile e creazione di valore grazie alla raggiunta solidità finanziaria”. Utilizzando gli Investment Certificate, prodotti finanziari in grado di conciliare in varie strutture la possibilità di crescita di valore e la salvaguardia del proprio portafoglio, è possibile prendere posizione sul titolo della maggior utility in Italia.

Investimenti, soprattutto nelle Reti

Il gruppo Enel punta su investimenti per 43 miliardi di euro (in aumento di circa 7 miliardi rispetto al piano precedente), con margini in aumento. Dei 43 miliardi di investimenti messi in campo (in aumento rispetto al piano passato) la fetta maggiore andrà alla voce “Reti”.

In particolare, Enel suddivide così la ‘torta degli investimenti’: circa 26 miliardi nelle Reti (+40% rispetto al precedente Piano), di cui circa il 78% in Italia e Spagna, Paesi caratterizzati da quadri regolatori favorevoli a incentivare gli investimenti, e circa il 22% in America Latina; circa 12 miliardi nelle Rinnovabili, con un aumento di capacità pari a circa 12 GW, con un migliorato mix tecnologico che prevede oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie), arrivando a un totale di circa 76 GW di capacità e incrementando di oltre il 15% la produzione rinnovabile al 2027; e infine 2,7 miliardi nei Clienti, di cui circa l’85% nei Paesi con presenza integrata, offrendo un portafoglio di soluzioni bundled con energia, prodotti e servizi. Inoltre, il gruppo prevede di allocare gli investimenti tra le geografie di riferimento in modo proporzionale al relativo contributo all’Ebitda, con circa il 75% in Europa e circa il 25% in America Latina e in Nord America.

Tra i target finanziari al 2027, Enel prevede che l’Ebitda ordinario di gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi e che l’utile netto ordinario del gruppo cresca fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi.

Per Enel “sostenibilità finanziaria e ambientale”

L’amministratore delegato Flavio Cattaneo, arrivato in Enel nel 2023, sta portando avanti un piano di dismissioni che punta a riportare il debito dell’azienda sotto controllo, concentrando gli investimenti sui progetti e sulle regioni più redditizie e riducendo i costi.

L’equilibrio finanziario continuerà quindi a guidare la strategia del gruppo. Grazie ai risultati raggiunti e al completamento del piano di dismissioni rimodulato lo scorso anno, Enel ha raggiunto il suo obiettivo di riduzione della leva finanziaria, con un rapporto indebitamento finanziario netto/Ebitda atteso a circa 2,4 volte a fine 2024, rispetto a 3,1 volte nel 2022, un livello molto inferiore a quello dei peer (con una media del settore pari a 3,1x).

La solidità finanziaria raggiunta offre al gruppo la flessibilità necessaria per cogliere le opportunità di mercato, finanziare le proprie ambizioni di crescita e massimizzare la remunerazione degli azionisti. Al termine del periodo di Piano, il gruppo italiano dell’energia punta ad avere un rapporto Indebitamento Finanziario Netto/Ebitda si attesterà a circa 2,5 volte, mantenendosi pertanto ben al di sotto della media di settore.

Nuovi Equity Protection con effetto leva

BNP Paribas ha emesso sul SeDeX (MTF) di Borsa Italiana una nuova gamma di Certificati di Investimento in grado di adattarsi al contesto attuale di mercato e alle esigenze degli investitori. Si tratta di 15 nuovi Certificate Equity Protection su azioni italiane ed europee.

Questi strumenti sono a capitale protetto secondo la classificazione Acepi (Associazione Italiana Certificati e Prodotti di Investimento), una categoria di certificati ormai sempre più proposta sul mercato alla luce del contesto di tassi più elevati. Nel terzo trimestre del 2024 i Certificati Equity Protection hanno infatti riscosso un grande successo e hanno negoziato sul SeDeX oltre 3,5 miliardi euro, il 65% del totale collocato.

Per quando riguarda il funzionamento, i nuovi certificati consentono un’esposizione all’andamento del sottostante con un importo minimo di rimborso a scadenza pari a 100 euro (ma non in caso di disinvestimento prima della scadenza). Ai fini del calcolo dell’importo di rimborso del certificato, la performance del sottostante è calcolata rispetto ad un valore iniziale aumentato della performance positiva del sottostante con effetto leva, che varia dal 1x a 1,6x. Il prodotto liquida l’importo nozionale anche nel caso in cui la quotazione del sottostante sia inferiore al suo valore iniziale.

In particolare, per questa emissione, BNP Paribas offre l’opportunità di prendere posizione su 9 azioni italiane del Ftse Mib: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banca Mps, Bper, Mediobanca, Eni, Enel, Generali e Poste Italiane. La scadenza per questi nove certificati è fissata a 6 anni (23 dicembre 2030) o a 7 anni (23 dicembre 2031). I restanti sei nuovi prodotti hanno come sottostanti azioni di colossi europei del calibro di Allianz, Crédit Agricole, Engie, Iberdrola e TotalEnergies, con scadenza a 7 anni (23 dicembre 2031).

Equity Protection con leva 1,5x su Enel

Visti i recenti rialzi registrati da diverse asset class, come l’azionario, i Certificate Equity Protection  targati BNP Paribas sono particolarmente adatti agli investitori che vogliono ottimizzare la propria esposizione con effetto leva ai sottostanti citati in precedenza e al contempo beneficiare di un rimborso minimo di 100 euro.

Tra i 15 nuovi prodotti è presente anche il Certificate su Enel (ISIN NLBNPIT2BD96) con effetto leva pari a 1,5 volte la potenziale performance positiva del sottostante. A scadenza (23 dicembre 2031), questo Certificate prevede due possibili scenari di rimborso:

  1. Se, alla data di valutazione finale, il prezzo di riferimento del sottostante è uguale o superiore al livello iniziale, viene corrisposto un importo di rimborso pari a 100 euro moltiplicato per la performance (positiva) del sottostante con effetto leva di 1,5x;
  2. Se, invece, il sottostante vale meno del valore iniziale alla data di valutazione finale, viene corrisposto un importo di rimborso predefinito pari all’importo nozionale di 100 euro.

I giudizi degli analisti su Enel

A Piazza Affari, il titolo Enel ha vissuto una serie di alti e bassi quest’anno, toccando il 10 aprile i minimi dell’anno. Da qui è poi partito un sostanziale recupero dettato dal sentiment positivo dei mercati in generale e dal dietrofront dei rendimenti rispetto ai picchi annui. Il saldo degli ultimi sei mesi è infatti positivo con oltre +7% (dati al 21 dicembre 2022), così come quello da inizio anno (+2%).

Tra gli analisti c’è una netta prevalenza dei giudizi positivi sul titolo Enel, con 24 (pari all’80% di quelli monitorati da Bloomberg) che hanno raccomandazione d’acquisto (buy), 6 (20%) dice di mantenere il titolo in portafoglio (Hold) e nessuno consiglia di vendere (sell). Inoltre, il target price medio indica che attualmente Enel appare ancora sotto-prezzato e dal quale gli analisti si aspettano un potenziale upside del 16% entro i prossimi 12 mesi rispetto alla valutazione attuale a Piazza Affari.

Questo rende il titolo Enel idonea a strategie con un Certificate Equity Protection, ovvero per chi vuole ottimizzare la propria esposizione con effetto leva al sottostante e al contempo beneficiare di un rimborso minimo di 100 euro.