Emergenti a basso costo: poker di nuovi ETF su Brasile, Cina, Corea e India
I mercati emergenti mantengono un’intonazione positiva da inizio anno nonostante le difficoltà del mese scorso. Adesso sui mercati si guarda soprattutto alla prospettiva di una Federal Reserve più espansiva con addirittura due possibili tagli dei tassi nel 2019 che potrebbero offrire un’importante sponda anche al sentiment sugli emergenti.
Tra le proposte legate ai mercati emergenti, Franklin Templeton ha lanciato quattro ETF ponderati sulla capitalizzazione di mercato che coprono rispettivamente Brasile, Cina, Corea e India. Franklin Templeton è una delle più grandi società di gestione con competenze specialistiche nei mercati emergenti, con oltre 1.502 miliardi di dollari complessivamente investiti in asset dei mercati emergenti.
I 4 nuovi cloni hanno i TER più bassi in Europa
Franklin FTSE Brazil UCITS ETF, Franklin FTSE China UCITS ETF e Franklin FTSE Korea UCITS ETF, disponibili su Deutsche Börse (DB) dal 5 giugno, sono quotati sul London Stock Exchange (LSE) e su Borsa Italiana dal 7 giugno. La società prevede inoltre di quotare a breve distanza di tempo il Franklin FTSE India UCITS ETF su Deutsche Börse, LSE, Borsa Italiana e SIX.
I TER dei nuovi ETF sono i più bassi in Europa, in media inferiore del 70% rispetto agli altri ETF dei paesi emergenti, per le rispettive categorie, fornendo agli investitori la possibilità e gli strumenti per realizzare a pieno il potenziale delle soluzioni beta-driven.
“Basandoci sul nostro forte ed esteso patrimonio di conoscenza nell’investimento nei mercati emergenti, siamo lieti di introdurre questi quattro nuovi ETF passivi focalizzati sugli emerging markets ai costi più bassi per gli investitori europei – rimarca Caroline Baron, Head of ETF Sales EMEA di Franklin Templeton – iniziamo da da Brasile, Cina, India e Corea, poiché questi quattro paesi ad elevata crescita rappresentano le principali allocazioni per area geografica all’interno dei portafogli dei clienti e, nel complesso, all’interno degli indici dei mercati emergenti”. I nuovi ETF passivi prevedono la replica fisica. “Una scelta dettata dalla forte richiesta sollevata proprio dai nostri clienti, che li preferiscono agli ETF replicati sinteticamente”, rimarca la Baron.
“L’importante sviluppo del mercato italiano degli ETF con i suoi 67 miliardi di euro di masse testimonia la crescente richiesta degli investitori di soluzioni efficienti, trasparenti e liquide – asserisce Demis Todeschini, ETF Sales Specialist per l’Italia – . Con la quotazione su Borsa Italiana dei nostri primi ETF passivi abbiamo inteso rispondere a questa esigenza dando oggi l’opportunità agli investitori italiani di accedere ai mercati azionari di Cina, Brasile e Corea, e a breve India, ad un costo molto competitivo e con un incredibile valore aggiunto, la significativa esperienza di Franklin Templeton sui mercati emergenti”.
Attraverso la piattaforma Franklin LibertySharesTM ETF, Franklin Templeton offre attualmente a livello globale una gamma gestita attivamente di ETF azionari e obbligazionari, ETF passivi ed una serie smart beta che copre sia i mercati azionari statunitensi che internazionali. Franklin LibertySharesTM ha un patrimonio gestito globalmente pari a circa 3,8 miliardi di dollari al 31 maggio 2019.