Notizie Notizie Mondo Elezioni Grecia, Nea Dimokratia di Mitsotakis piace ai mercati. Il ‘miracolo’: tassi greci a 10 anni più bassi di quelli Usa

Elezioni Grecia, Nea Dimokratia di Mitsotakis piace ai mercati. Il ‘miracolo’: tassi greci a 10 anni più bassi di quelli Usa

8 Luglio 2019 12:52

Inizia la nuova era di Nea Dimokratia e i mercati la prendono bene. A confermarlo è quello che si potrebbe chiamare il grafico che spiega tutto. E’ il grafico pubblicato su Twitter dall’economista Frederik Ducrozet, che rende noto che “i tassi dei bond greci decennali scendono al di sotto di quelli Usa per la prima volta in 12 anni”. Ovviamente, per quanto contribuisca all’euforia odierna, non è Nea Dimokratia l’unico motivo che sta scatenando da mesi l’appetito sui bond greci da parte degli investitori di tutto il mondo. Da segnalare che, all’apice della crisi, i tassi erano volati al 44%. Due mesi fa erano al 3,5%. Oggi oscillano attorno al 2%.

Il ‘miracolo’ si è compiuto, nelle stesse ore in cui Alexis Tsipras e il suo partito Syriza sono stati mandati a casa dal popolo. Ieri, domenica 7 luglio, i greci sono tornati alle urne per la prima volta dal settembre del 2015: le elezioni hanno confermato la lettura dei sondaggi.

Alexis Tsipras, il leader di Syriza che ha salvato la Grecia, impedendo che lo spettro Grexit prendesse vita – è stato punito per aver assecondato la troika (il trio composto dalla Bce, dalla Commissione europea, dal Fondo Monetario Internazionale), ovvero per aver lanciato misure di austerity per evitare il peggio: l’uscita della Grecia dall’euro.

A vincere è stato il vecchio, ovvero Nea Dimokratia, partito dei conservatori del centro-destra che, nell’ultimo periodo si è distinto per una sensibile virata a destra. Il suo leader, colui dunque che prenderà il posto di Tsipras, è l’ex banchiere Kyriakos Mitsotakis.

Figlio dell’ex primo ministro greco Konstantinos Mitsotakis, laureato ad Harvard, Kyriakos deve la sua nomina a leader del partito soprattutto all’ala estremista di destra – come fa notare un articolo di Politico – guidata dall’ex premier e leader del partito Antonis Samaras e da Adonis Georgiadis, ex ministro della Salute nel governo di Samaras e al momento vice presidente di Nuova Democrazia.

Nea Dimokratia è il principale partito di centro-destra della Grecia e uno dei due principali partiti insieme al rivale storico, il partito dei socialisti PASOK (Panhellenic Socialist Movement (PASOK). E’ stato al governo per due anni e mezzo fino al 2015, anno di svolta della Grecia, che ha scelto Tsipras, e ha una bella fetta di responsabilità nell’aver portato il paese sull’orlo del collasso.

Ma i mercati sembrano fidarsi, prevedendo una nuova stagione di riforme che sarà lanciata dall’ex banchiere. E così i tassi decennali greci scendono di ben -14 punti base, testando il minimo assoluto, pari al 2,016%, dopo il rialzo di 12 punti con cui avevano archiviato la sessione di venerdì scorso.

I rendimenti sono crollati di oltre -200 punti base dall’inizio dell’anno, siglando il successo del debito sovrano greco, che ha riportato un trend decisamente migliore rispetto a quello italiano. In calo oggi anche i tassi sui bond greci a cinque anni, che sono scivolati di 12 punti base all’1,046%.

Il rally dei bond greci va avanti da parecchio. L’interrogativo, se lo chiede l’Ekhatimerini, è fino a qualche punto questa febbre si rivelerà sostenibile. Tra l’altro, non sono solo i bond greci l’oggetto di desiderio dei fondi. A essere acquistati a man bassa sono anche le azioni.

Pur non escludendo una presa di profitti per motivi evidentemente di carattere tecnico, i mercati rimangono positivi sulla dinamica, in particolare, dei titoli di stato, tanto che, secondo alcuni esperti, l’interesse a investire in questi asset rimarrà elevato.

Intanto, a confermare il ‘miracolo’ dei rendimenti dei bond greci a 10 anni che scendono al di sotto di quelli Usa, è anche Holger Zschaepitz, esperto di mercati per Die Welt.

L’effetto di Nea Dimokratia viene messo in risalto da più parti.

Occhio alla cautela espressa dall’ex ministro Yanis Varoufakis verso la febbre che sta alimentando i buy sui bond e anche sulla borsa di Atene.