Effetto ‘nuovo Nafta’ su Wall Street: Nasdaq sopra 8.000, S&P oltre 2.900 per prima volta in assoluto
Effetto positivo dell’accordo sostitutivo del Nafta raggiunto tra gli Stati Uniti e il Messico sugli indici di Wall Street. Per la prima volta in assoluto, l’indice S&P 500 ha superato la soglia dei 2.900 punti mentre il Nasdaq Composite, dopo aver chiuso la sessione di ieri a un nuovo valore record, afferrando la soglia di 8.000 punti, segna un nuovo record intraday. Il Dow Jones, dal canto suo, è distante meno del 2% dal valore più alto di sempre, testato nel mese di gennaio.
A stimolare i buy è lo smorzarsi dei timori su una ulteriore escalation della guerra commerciale, dopo che Usa e Messico hanno reso noto alla vigilia di aver raggiunto una intesa che sostituirà il precedente accordo commerciale Nafta, che finora ha incluso anche il Canada.
A tal proposito, il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin ha riferito in un’intervista a “Squawk Box”, trasmissione finanziaria della Cnbc, di essere fiducioso che un accordo sarà trovato anche con il Canada.
Così Munchin:
“Questo è un accordo incredibile per i lavoratori americani. Ricordatevi che l’intesa significa più commercio per le aziende, i beni e i servizi americani, qualcosa su cui siamo focalizzati”.
L’accordo con il Messico cambierà tuttavia nome: lo stesso Trump ha detto che il patto sarà battezzato “The United States-Mexico Trade Agreement” (il patto tra Stati Uniti e Messico)”, che durerà 16 anni, con revisioni che saranno comunque lanciate una volta ogni sei anni.
Sul Canada, il presidente ha affermato che le trattative non sono ancora iniziate ma che, se il paese ha intenzione di negoziare in modo corretto, l’America mostrerà un’apertura al confronto.
In ogni caso, “il nome Nafta ha una connotazione negativa, in quanto gli Stati Uniti sono stati colpiti molto duramente dal Nafta“.
L’impatto positivo su Wall Street non è rimasto inosservato. Con un tweet, Trump ha celebrato il superamento della soglia di 8.000 punti, per il Nasdaq, per la prima volta nella storia.
NASDAQ has just gone above 8000 for the first time in history!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 28, 2018
Nel commentare il superamento della soglia di 8.000 punti da parte del Nasdaq Composite, intervistato dalla Cnbc Nicholas Colas, co-fondatore di DataTrek Research, ha affermato in una nota che la rottura della soglia “è avvenuta sia per l’assunto di base – che contempla una ulteriore crescita degli utili societari e bassi tassi di interesse – che per l’arrivo di una nuova notizia (un accordo commerciale Usa-Messico significa che altri accordi sono probabili)”.
Tornando a Wall Street, i livelli record sono stati testati, oltre che di nuovo su base intraday dal Nasdaq e dallo Standar&Poor’s, anche dall’indice delle società a bassa capitalizzazione Russell 2000.
Dal fronte macro, una notizia negativa riguarda ironicamente proprio il deficit commerciale degli Stati Uniti che, nel mese di giugno, è salito del 6,3% a $72,2 miliardi dai $67,9 miliardi di giugno: si tratta del massimo da febbraio, ben superiore ai $69,4 miliardi attesi dal consensus.
Reso noto oggi anche l’indice della fiducia dei consumatori stilato dal Conference Board, balzato ad agosto al record in 18 anni, esattamente a 133,4 punti dai 127,9 di luglio. Il valore è il più alto dal 2000 e supera il record precedente, testato in corrispondenza di 130 punti a febbraio.