Effetto Intesa SanPaolo sul Ftse Mib. Borsa Milano migliore in Europa con banche
La mossa di Intesa SanPaolo che, al prezzo simbolico di 1 euro acquista la parte sana delle banche venete Popolare di Vicenza e Veneto Banca, riporta l’entusiamo sui titoli di Piazza Affari, in particolare quelli bancari.
Indice Ftse Mib in rialzo di oltre +1,5% riagguanta quota 21.000 punti, sostenuto anche dal miglioramento del sentiment legato alla pubblicazione dell’indice tedesco Ifo, che ha battuto le attese e agli acquisti sul petrolio.
Intesa SanPaolo mette il turbo al Ftse Mib
Il listino è il migliore tra quelli principali europei.
Svetta al primo posto il rally del titolo Intesa SanPaolo. Le quotazioni balzano di oltre +4%, sulla scia anche della decisione di Mediobanca di alzare il target price sul titolo a 2,75 euro. Il rating è stato confermato tuttavia a “neutral”.
Effetto Intesa SanPaolo anche su altri bancari italiani: Banca Mediolanum sale +1,38%, Banco BPM scatta +3,79%, Bper Banca +3,15%, Ubi Banca +3,30%, UniCredit +3,68%. D’altronde, il bail-in scongiurato per le banche venete allontana i timori di una crisi bancaria con effetto domino sul settore. E, dal canto suo, Intesa SanPaolo ha ricevuto l’assist di Standard&Poor’s, che ha sottolineato come l’acquisizione delle venete non produrrà alcun cambiamento al rating, che rimarrà invariato a BBB-.
Nessun taglio dei dividendi o aumento di capitale: è stata la stessa Intesa SanPaolo a rassicurare i mercati sul fatto che l’operazione banche venete non produrrà alcun effetto negativo sul suo patrimonio.
Non solo Intesa SanPaolo, occhio all’analisi del Ftse Mib
Così guarda al Ftse Mib Pietro Di Lorenzo, amministratore unico di SOS Trader, nella sua newsletter Buy&Sell. Nel caso specifico di Intesa, il titolo è citato tra i titoli più interessanti della seduta, con Di Lorenzo che afferma che l’azione testa il bordo superiore del rettangolo 2.5€ – 2.63€ che ingabbia i prezzi da 19 sedute, prevedendo che “la fuoriuscita dei prezzi da questo box, innescherà un violento movimento direzionale”.
Riguardo al Ftse Mib in generale, il periodo non è dei migliori, a parte la parentesi odierna. Parentesi che tuttavia potrebbe tornare a dare slancio dopo la soluzione trovata per le banche venete.
Di Lorenzo fa notare che l’indice “disegna una black spinning top che archivia la terza seduta negativa nelle ultime quattro”.
Il listino si lascia alle spalle “la quinta settimana in rosso nelle ultime sei, mostrando una perdita di brillantezza e un sostanziale equilibrio fra acquirenti e venditori. Giugno 2017 sarà probabilmente ricordato come il mese del traccheggio e della lateralità con i prezzi che si sono mossi nelle ultime 19 sedute in uno strettissimo range di circa 600 punti fra area 20.600 e 21.200 punti”.
Ftse Mib: altri titoli interessanti per la sessione odierna
Tra gli altri titoli interessanti per la sessione odierna segnalati Di Lorenzo cita.
- PRYSMIAN mostra crescente forza relativa apprezzandosi del 3.47% nel corso della settimana. Ci attendiamo un ulteriore allungo verso i massimi assoluti toccati il 9 maggio a 27.09€.
- SAIPEM prosegue l’inarrestabile discesa che ha generato un ribasso del 40,5% da inizio anno e probabilmente condurrà al settimo anno negativo consecutivo (il titolo nel settembre 2012 valeva oltre 50€). L’interruzione della serie di 8 massimi giornalieri decrescenti consecutivi (con il superamento di 4.25€) potrebbe innescare un repentino tentativo di rimbalzo.
- MEDIASET è in una fase di compressione della volatilità con i prezzi che stazionano da 14 sedute all’interno di una stretta cornice. Il break out di area 4.53€ potrebbe innescare una decisa accelerazione.
- SOGEFI diventa il titolo migliore secondo il nostro Reccomendation Index. Il titolo della società operante nel settore componentistica per auto, va acquistato su ogni debolezza.
- DIASORIN tocca nuovi massimi assoluti in attesa dell’investor day previsto lunedì alle 12.30. Il superamento di 73€ potrebbe calamitare nuovi acquirenti.
A proposito di Saipem oggi di fatto il titolo rimbalza, segnando +2% circa a 3,25 euro. Ma in un mese le quotazioni sono scivolate di oltre -14%, in sei mesi sono crollate di quasi -37% e in un anno hanno perso più del 10%.