Economia a un punto di svolta, la Banca Mondiale vede balzo crescita trainato da paesi ricchi
Economie avanzate a un punto di svolta e pronte a trainare l’accelerazione della crescita globale nei prossimi anni. Il Global Economic Prospects della Banca Mondiale vede rosa per il prossimo futuro rivedendo al rialzo le stime di crescita, in particolare quelle dei paesi avanzati.
La Banca Mondiale prevede ora per l’economia mondiale un progresso del 3,2 per cento quest’anno rispetto al +3% indicato lo scorso giugno. Ritmo di crescita in accelerazione rispetto al 2,4 per cento indicato per il 2013. L’istituto con sede a Washington ha rivisto al rialzo le stime relative ai Paesi sviluppati da +2% a +2,2% per il 2014 in virtù della ripresa della zona euro e della crescita sostenuta attesa per Stati Uniti e Giappone. L’economia mondiale è vista accelerare ulteriormente nei prossimi anni con un incremento del Pil mondiale pari a +3,4 e +3,5% rispettivamente nel 2015 e 2016. Riviste lievemente al ribasso invece le stime per i Paesi in via di sviluppo con un +5,3% indicato per il 2014 rispetto al +5,6% previsto a giugno.
Focus su tapering e riforme strutturali Cina
Il rapporto della Banca Mondiale non manca di rimarcare che le prospettive di crescita per il 2014 sono molto sensibili al tapering che ha preso il via all’inizio di questo mese negli Stati Uniti e ai cambiamenti strutturali in atto nella economia della Cina.
Il rapporto della Banca Mondiale non manca di rimarcare che le prospettive di crescita per il 2014 sono molto sensibili al tapering che ha preso il via all’inizio di questo mese negli Stati Uniti e ai cambiamenti strutturali in atto nella economia della Cina.
“Gli indicatori economici globali mostrano un miglioramento, ma non mancano i pericoli nascosti sotto la superficie – ha detto Kaushik Basu, Senior vice presidente e capo economista della Banca Mondiale – L’Area Euro è fuori dalla recessione, ma i redditi pro capite sono ancora in calo in molti paesi. Prevediamo una crescita sopra il 5% per i paesi in via di sviluppo nel 2014, con alcuni paesi che faranno molto meglio, con l’Angola a +8%, la Cina +7,7%, l’India +6,2%”. “E’ importante evitare la stasi politica in modo che i germogli verdi non si trasformano in stoppie marroni”, ammonisce l’economista della Banca Mondiale.
Traino degli Stati Uniti e rinascita dell’Europa
Tra le economie ad alto reddito, ormai 5 anni dopo la grande crisi finanziaria, il recupero è più avanzato risulta proprio negli Stati Uniti, con il Pil in espansione da ormai 10 trimestri. L’economia degli Stati Uniti è vista crescere del 2,8% quest’anno dal +1,8% nel 2013, per poi continuare su questo sentiero nel 2015 e nel 2016 (+2,9 e +3% rispettivamente). La crescita nella zona euro, dopo due anni di contrazione, è attesa in ripresa dell’1,1% quest’anno, per poi arrivare a +1,4 e +1,5 per cento nel 2015 e nel 2016.
Tra le economie ad alto reddito, ormai 5 anni dopo la grande crisi finanziaria, il recupero è più avanzato risulta proprio negli Stati Uniti, con il Pil in espansione da ormai 10 trimestri. L’economia degli Stati Uniti è vista crescere del 2,8% quest’anno dal +1,8% nel 2013, per poi continuare su questo sentiero nel 2015 e nel 2016 (+2,9 e +3% rispettivamente). La crescita nella zona euro, dopo due anni di contrazione, è attesa in ripresa dell’1,1% quest’anno, per poi arrivare a +1,4 e +1,5 per cento nel 2015 e nel 2016.