Ecco Fiat Chrysler Automobiles: sede fiscale nel Regno Unito, quotazione a NY e Milano
Fiat Chrysler si chiamerà da oggi in poi Fiat Chrysler Automobiles (FCA). Lo ha deciso oggi il consiglio di amministrazione del Lingotto che ha approvato la riorganizzazione societaria del gruppo a seguito dell’acquisto da parte di Fiat della quota ancora in mano a Veba Trust. Con l’obiettivo di costituire un’azienda che, per dimensioni e capacità di attrazione sui mercati finanziari, sia comparabile ai migliori concorrenti internazionali, il Consiglio ha deciso di costituire Fiat Chrysler Automobiles N.V., società di diritto olandese che diventerà la holding del Gruppo. Le azioni ordinarie di FCA saranno quotate a New York e a Milano. L’attuale organizzazione in quattro regioni operative continuerà ad essere l’asse portante della nuova società. Tutte le attività che confluiranno in FCA proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali.
La proposta approvata dal Cda del Lingotto prevede che gli azionisti di Fiat ricevano un’azione FCA di nuova emissione per ogni azione Fiat posseduta e che le azioni ordinarie di FCA siano quotate al New York Stock Exchange (NYSE) con un’ulteriore quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Milano. Ci si attende che FCA abbia la residenza ai fini fiscali nel Regno Unito, ma questa scelta, precisa una nota, non avrà effetti sull’imposizione fiscale cui continueranno ad essere soggette le società del Gruppo nei vari Paesi in cui svolgeranno le loro attività. L’operazione proposta oggi richiede l’approvazione della relativa documentazione formale da parte di un successivo consiglio di amministrazione e, in seguito, da parte dell’assemblea degli azionisti di Fiat.
“La nascita di Fiat Chrysler Automobiles segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia. Il viaggio che è iniziato più di dieci anni fa con la ricerca di soluzioni che assicurassero a Fiat il proprio posto in un mercato sempre più complesso è culminato nell’unione di due organizzazioni, ognuna con una grande storia nel panorama automobilistico ma con caratteristiche e punti di forza geografici differenti e complementari. FCA ci permette di affrontare il futuro con rinnovata motivazione ed energia”, ha commentato John Elkann, presidente di Fiat.
Da parte sua Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e presidente e amministratore delegato di Chrysler Group ha affermato che “oggi è una delle giornate più importanti della mia carriera in Fiat e Chrysler. Cinque anni fa abbiamo iniziato a coltivare un sogno di cooperazione industriale a livello mondiale, ma anche un grande sogno di integrazione culturale a tutti i livelli. Abbiamo lavorato caparbiamente e senza sosta a questo progetto per trasformare le differenze in punti di forza e per abbattere gli steccati nazionalistici e culturali. Ora possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza. L’adozione di una struttura di governance internazionale e le previste quotazioni, che miglioreranno l’accesso del Gruppo ai mercati globali con evidenti vantaggi finanziari, completeranno questo progetto”.