Fiat: tonfo a Piazza Affari su conti e outlook sotto le attese. Niente dividendo
Fiat alla prima prova odierna presenta conti inferiore alle attese e annuncia che non sarà distribuito alcun dividendo. Il titolo a Piazza Affari è crollato e al momento, dopo essere stato vittima di una sospensione al ribasso, segna sul Ftse Mib un ribasso del 4,11% a 7,235 euro. Il gruppo torinese ha riportato nel quarto trimestre un utile netto pari a 1,296 miliardi di euro dai 224 milioni di euro nello stesso periodo del 2012. I ricavi sono stati pari a 24 miliardi di euro, in crescita del 10% in termini nominali, ma del 16% a parità di cambi. L’utile della gestione ordinaria è ammontato a 931 milioni di euro in miglioramento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2012 (+11% a cambi costanti). Gli analisti di Bloomberg si attendevano un utile della gestione ordinaria di 1,2 miliardi di euro. Il Cda di Fiat ha deciso di non raccomandare la distribuzione di un dividendo alle azioni Fiat. La decisione, ha spiegato il Lingotto, è stata presa considerando che Fiat intende mantenere un equilibrato livello di liquidità a seguito dell’acquisizione della quota minoritaria in Chrysler Group.
Sull’intero 2013 l’utile netto di Fiat Group è stato pari a 1.951 milioni di euro contro i 896 milioni di euro nel 2012. I ricavi sono stati pari a 86,8 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto al 2012 (+7% a parità di cambi). L’utile della gestione ordinaria del 2013 si è attestato a 3.394 milioni di euro, in calo del 4% rispetto al 2012, ma in crescita dell’1% a cambi costanti.
Migliora l’indebitamento, cresce la liquidità
L’indebitamento netto industriale al 31 dicembre 2013 è pari a 6,6 miliardi di euro, in diminuzione di 1,7 miliardi di euro rispetto alla fine di settembre. Il flusso di cassa generato dalle attività operative di 2,2 miliardi di euro (1,7 miliardi di euro nel quarto trimestre 2012) e la riduzione del capitale di funzionamento di 1,7 miliardi di euro (0,6 miliardi di euro nel quarto trimestre 2012), hanno più che compensato gli investimenti del periodo pari a 2,2 miliardi di euro (2,3 miliardi di euro nel quarto trimestre 2012). Chrysler ha contribuito con una forte generazione di cassa nel quarto trimestre, con un flusso netto di 1,4 miliardi di euro, chiudendo il 2013 con una posizione di liquidità netta. Fiat esclusa Chrysler ha ridotto il suo indebitamento netto industriale di 0,3 miliardi di euro, con 1,3 miliardi di euro di investimenti (+18% rispetto al quarto trimestre 2012). Al 31 dicembre 2013 la liquidità disponibile complessiva di Fiat Group, incluse linee di credito committed non utilizzate per 3 miliardi di euro, era di 22,7 miliardi di euro, in crescita di 2,6 miliardi di euro rispetto al 30 settembre 2013. Per Fiat esclusa Chrysler, la liquidità disponibile complessiva era pari a 12,1 miliardi di euro; per Chrysler era pari a 10,6 miliardi di euro.
Outlook 2014 deludente
Fiat Group, seguito dell’acquisizione della quota minoritaria di Chrysler precedentemente detenuta dal Veba Trust, presenterà un piano aggiornato all’inizio di maggio 2014 per fornire una maggiore visibilità sulla direzione strategica del gruppo e sulle priorità in termini di esecuzione. Ciononostante, il Fiat Group indica i seguenti obiettivi per il 2014: ricavi di circa 93 miliardi di euro; utile della gestione ordinaria tra circa 3,6 e 4 miliardi di euro; utile netto tra circa 0,6 e 0,8 miliardi di euro, con un utile per azione (Eps) in miglioramento da circa 0,10 euro a un intervallo tra circa 0,44 e 0,60 euro. Un indebitamento netto industriale compreso tra 9,8 miliardi di euro e 10,3 miliardi di euro. Gli analisti di Bloomberg avevano stimato un utile della gestione ordinaria 2014 di Fiat a 4,16 miliardi di euro.