E’ frenesia da Bitcoin, +35% a ottobre con conto alla rovescia per lancio primo ETF ad hoc negli States. Occhio a trappola sell on news
Nuovo scatto del Bitcoin che si porta nei pressi dei 60.000 dollari per la prima volta in sei mesi avvicinandosi al suo massimo storico, mentre i trader esprimono fiducia sul fatto che i regolatori statunitensi approveranno a breve, probabilmente già settimana prossima, il lancio di un ETF basato sui suoi contratti futures. La SEC sarebbe infatti vicina a consentire al primo ETF futures di bitcoin degli Stati Uniti di iniziare la negoziazione la prossima settimana, come riferisce Bloomberg.
Il rally di questo mese ha portato la criptovaluta a guadagnare oltre il 35% in due settimane. La più grande criptovaluta del mondo è salita al livello più alto dal 17 aprile ed è aumentata di più del 50% dal 20 settembre e adesso il massimo storico di 64.895 dollari appare a portata di mano.
La grande attesa
Diversi gestori di fondi, tra cui il VanEck Bitcoin Trust, ProShares, Invesco, Valkyrie e Galaxy Digital Funds hanno chiesto di lanciare ETF di bitcoin negli Stati Uniti e cripto ETF sono stati lanciati quest’anno in Canada e in Europa. Il presidente della SEC Gary Gensler ha detto nelle scorse settimane he il mercato delle criptovalute coinvolge molti token che possono essere titoli non registrati e lascia i prezzi aperti alla manipolazione e milioni di investitori vulnerabili ai rischi.
Ci si aspetta che un fondo negoziato in borsa attiri più interesse da parte degli investitori che preferiscono acquistare un prodotto familiare e regolamentato rispetto alla navigazione negli scambi di valuta digitale. Di contro c’è chi prospetta il rischio che l’arrivo della notizia tanto attesa nelle ultime settimane porti sia ampiamente prezzato nei valori attuali del bitcoin e possa essere accolto con un corposo sell on news.
Bloomberg, citando persone che hanno familiarità con la questione, ha detto che le proposte di ProShares e Invesco sono basate su contratti futures e sono state presentate sotto le regole dei fondi comuni che secondo Gensler forniscono “protezioni significative per gli investitori”.
Negli scorsi mesi la La SEC ha sostenuto che l’universo crypto è afflitto da rischi per gli investitori. La SEC esprime preoccupazione per il fatto che i costi possano essere manipolati e la liquidità può essere inadeguata, oltre alle drastiche oscillazioni del valore di Bitcoin.
Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le criptovalute hanno valore, anche se non è convinto che possano sostituire il dollaro USA nel regolare gli scambi del petrolio. Le criptovalute “hanno il diritto di esistere e possono essere utilizzate come mezzo di pagamento”, sono state le parole di Putin.
Boe torna ad avvertire gli investitori: rischio crisi simile a quella subprime
Non mancano le voci di alert. Jon Cunliffe, vice governatore della divisione di stabilità finanziaria della Bank of England, ha avvertito che, a meno che non venga introdotta una severa regolamentazione del settore, le criptovalute potrebbero scatenare una crisi finanziaria globale simile a quella del 2008.
Cunliffe ha paragonato il tasso di crescita del mercato cripto, che in cinque anni ha visto il proprio valore volare da una capitalizzazione di $16 miliardi a una di $2,3 trilioni, al mercato dei mutui subprime degli Stati Uniti, che nel 2008 era arrivato a valere $1,2 trilioni.
“Quando qualcosa nel sistema finanziario cresce molto velocemente, e cresce in un sistema fortemente non regolamentato, le autorità che si occupano di stabilità finanziaria devono stare bene sull’attenti”, ha aggiunto.