Notizie Notizie Italia Ducati e Piaggio corrono a velocità diverse in Borsa

Ducati e Piaggio corrono a velocità diverse in Borsa

3 Ottobre 2007 14:16

Piaggio e Ducati viaggiano a due velocità diverse a Piazza Affari. Se il titolo del gruppo di Pontedera perde oltre due punti percentuali (-2,49% a 2,94), i campioni del mondo di Borgo Panigale avanzano in Borsa, mettendo a segno un rialzo dell’0,41% a 1,72 euro per azione. Un andamento condizionato dai dati sulle immatricolazioni relative al mondo delle due ruote di settembre. Secondo quanto comunicato dall’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori (Ancma), lo scorso mese questo settore ha riportato una flessione del 2,12% con 28926 veicoli immatricolati. Un mese da dimenticare soprattutto per gli scooter che hanno riportato un calo pari al 4,1% con 19103 pezzi immatricolati. In controtendenza, invece, il comparto moto che ha dimostrato di essersi ripreso con 9823 unità vendute (+1,9%).


“Lo scenario dei primi 9 mesi dell’anno, una volta sottratti gli scooter consegnati alle Poste nel 2006, è ancora positivo con 379.652 veicoli a 2 ruote: +2,6% – ha ribadito Guidalberto Guidi, presidente di Confindustria Ancma – attraverso un consolidamento del segmento scooter con 242.060 vendite +7,3%; mentre le moto sono in controtendenza e si fermano a 137.592 unità: -4,7% rispetto al 2006”.


Qualche nube potrebbe essere spazzata via qualora il settore ricevesse maggiore attenzione ella nuova finanziaria, che in sostanza favorirebbe la messa a punto di incentivi più efficaci per accelerare il ricambio e la “rottamazione” dei veicoli obsoleti. Al momento il dato allarmante è che circa la metà esatta del parco circolante è ancora costituito da veicoli Euro zero. 


Se si guarda alle singole categorie, gli scooter che vanno da 300cc fino a 500cc con 68.463 pezzi (+25,4%) sono diventati il comparto principale del mercato, seguiti dai 125cc con 62.412 unità (+12,4%). Grazie a una sempre maggiore diversificazione della gamma di modelli offerti nelle varie cilindrate si assiste a una più sofisticata segmentazione per i clienti che scelgono lo scooter: da quelli per così dire “utilitari” e leggeri a veicoli più impegnativi e performanti.
Momento positivo per le moto, in evidenza il successo delle maxi 1000cc (+26,1%), che se da una parte soddisfano le esigenze di fatturato delle aziende, dall’altra finiscono per “cannibalizzare” in modo sensibile i segmenti inferiori da 600 a 1000cc.