Draghi innesca rally dei titoli sensibili al super dollaro, Ferrari record (e c’è chi la vede a 240 euro)

L’effetto Bce, con la promessa di tassi fermi in Eurolandia almeno fino all’estate 2019, fa felice Piazza Affari e in particolare i titoli maggiormente sensibili a un dollaro forte. La caduta repentina dell’euro contro il dollaro (giù di oltre una figura oggi sotto quota 1,17) susseguente allo statement della Bce sta spingendo i titoli delle società che oltreoceano generano buona parte dei loro ricavi.
Ecco i titoli più sensibili al dollaro, FCA ritrova smalto
A Milano, con il Ftse Mib che si avvia a chiudere in deciso rialzo (+1,03% a quota 22.445 punti), si sta mettendo in evidenza soprattutto FCA. Dopo una prima parte di seduta incolore, il titolo del gruppo del Lingotto segna un prepotente +3,1% a 18,40 euro riprendendosi dalla debolezza evidenziata nelle ultime settimane complice le turbolenze di Piazza Affari e la fredda accoglienza degli investitori al nuovo piano industriale presentato il 1 giugno. Il rafforzamento del dollaro contro l’euro risulta molto positivo per il titolo Fca che nel 2017 ha generato circa il 75% dell’EBIT nell’area NAFTA.
Molto bene anche Ferrari (+3,26% a 126,7), altro titolo dollar sensitive che viene da una serie di sedute positive che l’hanno spinta ai nuovi massimi storici. Oggi intanto gli analisti di Berenberg dicono ancora Buy sul titolo con prezzo obiettivo salito da prezzo obiettivo del titolo da 125 a 135 euro e ritengono che l’eventuale Ipo di Aston Martin (valutazione tra 4,6 e 5,7 miliardi di euro) implicherebbe per Ferrari un valore praticamente doppio rispetto a quello attuale, superiore ai 240 euro per azione.
Anche Prysmian ora è più Usa centrica
Tonica anche STM (+1,4%) che realizza la maggior parte dei propri ricavi in dollari con conseguente impatto positivo sugli utili di un apprezzamento del biglietto verde. Il titolo Stm viaggia sui massimi dal 2004.
Gli altri titoli dollar sensitive sono soprattutto Brembo (+1,13%), Buzzi (+1,20%), Leonardo (+1,56%) e Tenaris (+1,26%). Miglior titolo di giornata è Prysmian (+5,5% a 25,65 euro) con l’acquisizione di General Cable ha spostato molto il suo baricentro negli Usa.
Oggi la Bce ha sorpreso i mercati accompagnando l’annuncio sulla chiusura del QE a fine anno con l’impegno esplicito sul mantenimento del costo del denaro a questi livelli fino alla prossima estate che ha fatto crollare le possibilità di un primo rialzo dei tassi a luglio 2019.