Domina l’incertezza sui mercati tra tensioni commerciali e geopolitiche

La scorsa settimana è stata nel complesso positiva per i mercati internazionali, in un contesto che rimane dominato dalle tensioni. Cresce infatti l’attesa per il G20 in Giappone del 28 e 29 giugno, occasione in cui Donald Trump intende incontrare il suo omologo cinese Xi Jinping per riprendere a negoziare un accordo commerciale. Il presidente USA ha affermato che adesso tocca al Pechino fare il primo passo per un potenziale accordo, pena tariffe del 25% “o anche più alte” sui restanti circa 300 miliardi di dollari di beni cinesi.
Tra ha inoltre criticato la politica cinese di svalutazione dello yuan attuata per compensare i dazi, lanciando allo stesso tempo una frecciatina alla Fed che, al contrario, non ha aiutato gli USA alzando i tassi troppo velocemente. La Banca Centrale americana si riunirà il prossimo 19 giugno per fare chiarezza circa l’effettiva possibilità di un futuro taglio dei tassi.
Intanto, il petrolio viene travolto dalla volatilità a causa del presunto attacco a due navi (una petroliera ed una che trasportava sostanze chimiche) nello stretto di Hormuz. La situazione geopolitica in Medio Oriente è particolarmente calda con gli USA che accusano esplicitamente l’Iran e quest’ultimo che smentisce.
Guardando all’Italia, rimane incerta la questione del debito. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha presentato un piano che ridurrebbe il deficit strutturale di 8-10 miliardi, con l’obiettivo di stoppare una procedura d’infrazione che renderebbe impossibile la costruzione della manovra d’autunno. Non sembra dello stesso avviso il vicepresidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis, secondo cui “servono aggiustamenti considerevoli” sui conti.
In tale scenario, i trader hanno preferito operazioni di breve, tramite l’uso di prodotti a leva prevalentemente su commodity e indici azionari. Il certificato più scambiato è stato il Mini Short sul petrolio WTI Future con 127 contratti e circa 1,3 milioni di euro di controvalore. Il certificato, con ISIN NL0013310048, mostra una leva di 2,4 volte e distanza dal Knock Out circa del 37,5%. La scadenza è il 19 dicembre 2025.
Molto utilizzato anche il Mini Short sul Dow Jones (ISIN: NL0012662860) con leva vicina alle 10,5 volte e una distanza dal Knock Out del 6,2%. Strike a 28.558,73 punti e scadenza il 16 dicembre 2020. Ammonta a oltre 760 mila euro il controvalore scambiato su questo prodotto, per un totale di 21 contratti.
Infine, molto apprezzato anche il Turbo Long sul FTSE MIB (ISIN: NL0013408578) che ha una leva importante di 18,2 volte e una distanza dal Knock Out del 5,2%. Strike a 19.500 punti e scadenza il 20 settembre 2019. Il controvalore è di quasi 760 mila euro, con 108 contratti.