La discesa del petrolio mette le ali alle Borse, Piazza Affari chiude in rialzo di oltre il 3%

Seduta esplosive per le Borse europee, spinte da un ulteriore ritracciamento del greggio, sceso in giornata anche a 118 dollari. Diverse le Piazze continentali in cui si sono registrati progressi superiori ai due punti percentuali. Milano ha fatto addirittura di meglio. In chiusura di giornata l’indice S&P/mib ha messo a segno un guadagno del 3,33% a 28.753 punti. A Francoforte l’indice Dax ha guadagnato il 2,69% a 6518,79 punti, a Parigi il Cac è salito del 2,64% a quota 4387,85, e infine l’indice londinese Ftse è avanzato del 2,61% a 5453,60 punti.

 

In prima fila oggi a Piazza Affari i titoli del comparto industriale e di quello finanziario con palma di miglior performer per Autogrill (+8,61%) aiutata anche dal rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro. Subito a ruota Pirelli & C. (+7,51%) nel giorno della pubblicazione dei risultati semestrali. La società che fa capo a Marco Tronchetti Provera ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi in crescita del 2,7% a 2,7 miliardi di euro, mentre il risultato netto passa in negativo per 36,2 milioni dall’utile di 108,2 milioni del corrispondente periodo 2007. Sul dato ha pesato la svalutazione della quota in Telecom Italia. In positivo anche i bancari, trascinati dalla trimestrale della francese Société Générale, che ha mostrato conti migliori delle attese. Allo stesso modo il mercato ha accolto favorevolmente l’annuncio di Barclays di cede la sua unità assicurativa a Swiss Re per 1,5 miliardi di euro. Tra i titoli italiani del settore spiccano il +6% di Intesa Sanpaolo e il +5,86% di UniCredit nonostante il taglio di valutazione arrivato oggi da Citigroup (4,1 euro dai 4,3 precedenti). Tra le poche note stonate di Piazza Affari i titoli del comparto petrolifero con Tenaris in calo dell’1,15%, Saipem dell’1,15% ed Eni dello 0,38%. Senza verve anche Atlantia (+0,64%) in attesa dell’uscita dei conti trimestrali attesi in serata.

Intanto stasera si riunisce la Federal Reserve americana per decidere eventuali interventi sui tassi d’interesse. Le attese sono per un mantenimento dei tassi al 2 per cento.

 

(notizia aggiornata alle ore 18.00)