Disastro ponte Genova, governo tuona contro Benetton e UE. Di Maio: Autostrade le gestirà lo Stato
Attacco frontale del governo contro Autostrade per l’Italia dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi, sulla A10, a Genova, che ha comportato Il bilancio delle vittime è salito a 37. Autostrade è titolare di quel tratto di concessione e il titolo della società controllante Atlantia, che fa capo alla famiglia Benetton, eri è arrivato a cedere il 10% dopo il crollo del Ponte per poi chiudere a -5,3%.
Oggi i vertici del governo hanno rincarato la dose di accuse verso Autostrade per l’Italia con la richiesta delle dimissioni dei vertici di Autostrade invocata prima dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e poi ribadita dal vicepremier Luigi Di Maio.
“I responsabili della tragedia di Genova hanno un nome e cognome, e sono Autostrade per l’Italia – tuona su Facebook il vice premier e leader del M5S – . Per anni si è detto che le gestioni private sarebbero state migliori di quelle statali. E così, oggi, abbiamo uno dei più grandi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza e non c’era niente che facesse immaginare il crollo. Autostrade doveva fare la manutenzione e non l’ha fatta. Incassa i pedaggi piu’ alti d’Europa e paga tasse bassissime, peraltro in Lussemburgo“. “Bisogna ritirare le concessioni e far pagare le multe – aggiunge Di Maio – . Il ministro Danilo Toninelli ha già avviato le procedure per il ritiro della concessione e per comminare le multe. Se un privato non è in grado, le autostrade le gestirà lo Stato. Prima di tutto si dimettano i vertici!”.
Rischio revoca concessioni e multe fino a 150 milioni
In precedenza Toninelli aveva infatti preannunciato di aver chiesto ai funzionari del suo ministero di avviare le pratiche per revocare le concessioni per la gestione delle autostrade italiane e comminare multe fino a 150 milioni di euro.
Il gruppo Atlantia gestisce direttamente e indirettamente 3.020 km di rete pari al 50% della rete autostradale nazionale. Ieri Giovanni Castellucci, l’ad di Autostrade per l’Italia, aveva affermato che “Non mi risulta che il ponte fosse pericoloso e che andasse chiuso. Autostrade per l’Italia ha fatto e continua a fare investimenti”.
L’affondo del governo fa tremare Atlantia, che domani potrebbe pagare ulteriormente scotto in Borsa.
Salvini se la prende anche con vincoli UE
Intanto ieri si è fatto sentire Matteo Salvini tirando in ballo anche l’UE. Il crollo del ponte, a detta di Salvini, mette in evidenza l’importanza cruciale di aumentare la spesa per investimenti lasciando intendere che i limiti di spesa dell’UE potrebbero mettere a rischio vite umane. “Se i vincoli esterni ci impediscono di spendere per avere strade e scuole sicure, allora è necessario mettere davvero in discussione se sia logico seguire queste regole”, ha detto il leader della Lega che già nelle scorse settimane aveva più volte paventato uno scenario di sfida sui conti pubblici (“La regola del 3% non è la Bibbia”, “pronti a sfondare il 3% per il bene degli italiani”).