Notizie Notizie Mondo Diktat di Trump all’UE su petrolio e gas, altrimenti sarà “ondata di dazi”. I numeri della dipendenza dagli Usa

Diktat di Trump all’UE su petrolio e gas, altrimenti sarà “ondata di dazi”. I numeri della dipendenza dagli Usa

20 Dicembre 2024 11:22

L’Unione Europea dovrà acquistare più petrolio e gas dagli Stati Uniti per compensare il suo “enorme deficit” con la più grande economia mondiale, altrimenti dovrà pagare i dazi. Arriva come un fulmine, non a ciel sereno, l’avvertimento di Donald Trump all’Europa.

Trump all’attacco: Ue acquisti nostro petrolio, altrimenti dazi

“Ho detto all’Unione Europea che devono colmare il loro enorme deficit con gli Stati Uniti acquistando su larga scala il nostro petrolio e gas”, ha affermato Trump in un post su Truth Social, aggiungendo: “Altrimenti saranno solo DAZI!!!”.

Il presidente eletto, a esattamente un mese dal suo insediamento alla Casa Bianca in agenda il 20 gennaio, decide di affondare il colpo sull’UE facendo capire che i margini di trattativa saranno bassi. Il tycoon intende dettare l’agenda usando la minaccia dei dazi, così come già fatto intendere più volte in campagna elettorale.

Gli Stati Uniti sono il più grande produttore di petrolio al mondo (oltre 20 milioni di barili di petrolio liquido al giorno, pari a un quinto della domanda mondiale) e il più grande esportatore di gas naturale liquefatto (Gnl). Le esportazioni di greggio degli Stati Uniti verso l’Europa ammontano a oltre due milioni di barili al giorno, rappresentando oltre la metà delle esportazioni totali degli Stati Uniti.

Petrolio e gas, i numeri in gioco

L’Ue ha aumentato notevolmente gli acquisti di petrolio e gas dagli Stati Uniti in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022 e la decisione del blocco di imporre sanzioni e ridurre la dipendenza dall’energia russa.

Gli Stati Uniti sono quindi già il più grande fornitore di GNL in Europa, con le importazioni dalla Russia rimangono al secondo posto. Secondo i dati del governo statunitense, l’UE sta già acquistando la maggior parte delle esportazioni di petrolio e gas degli Stati Uniti e al momento non sono disponibili volumi aggiuntivi, a meno che gli Stati Uniti non aumentino la produzione o i volumi non vengano dirottati dall’Asia, un altro grande consumatore di energia statunitense.
Lo scorso anno l’Europa ha rappresentato il 66% delle esportazioni statunitensi di GNL, con Regno Unito, Francia, Spagna e Germania come principali destinazioni.

Usa sono il principale partener commerciale dell’Ue

Trump nel suo tweet ha posto di proposito l’accento sul surplus commerciale dell’Ue verso gli Stati Uniti. In generale l’UE presenta un surplus con il resto del mondo di 3,9 miliardi di euro, in calo rispetto agli 8,4 miliardi di ottobre 2023. Gli Stati Uniti sono ad oggi il principale partner commerciale del blocco europeo, con un surplus complessivo di 20,3 miliardi di euro a ottobre, in aumento rispetto ai 16,8 miliardi di 12 mesi prima. Spicca la forte dipendenza della Germania, i cui prodotti principali sono automobili, macchinari e prodotti chimici.

Buy America, la scappatoia Ue per evitare i dazi

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il mese scorso aveva già avallato l’idea che le importazioni dagli Stati Uniti potrebbero sostituire il consumo di Gnl russo da parte del blocco continentale. Il Gnl “è uno degli argomenti toccati”, ha detto dopo l’elezione di Trump la presidente della Commissione Ue.

Nelle scorse settimane sul rischio dazi si era espressa in maniera perentoria anche la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, che ha caldeggiato una collaborazione stretta con gli Stati Uniti di Donald Trump in modo da evitare una guerra commerciale. Nell’intervista concessa al Financial Times, la Lagarde ha lanciato una sorta di appello ad “acquistare prodotti americani” per evitare una guerra commerciale. “Una guerra commerciale su vasta scala” non sarebbe “nell’interesse di nessuno” e provocherebbe “una riduzione globale del Pil”.