News Notizie Italia Digital360: fatturato 2022 proforma +85% trascinato dalle acquisizioni, Ebitda proforma +75%

Digital360: fatturato 2022 proforma +85% trascinato dalle acquisizioni, Ebitda proforma +75%

20 Febbraio 2023 08:48

Digital360 ha reso noti i principali dati annuali consolidati stimati per l’esercizio 2022. Anche grazie alle acquisizioni concluse nella seconda metà dell’anno, il fatturato proforma del Gruppo (calcolato con un perimetro di consolidamento di 12 mesi, senza tener conto della data di conclusione delle nuove acquisizioni) giunge nel 2022 ad un valore superiore ai 77 milioni di euro, contro i 41,4 milioni dell’anno precedente, con una crescita percentuale dell’85%.

L’Ebitda proforma raggiunge quota 14 milioni, con una crescita del 75% rispetto agli 8 milioni del 2021 (Ebitda Margin in leggera riduzione, dal 19% del 2021 al 18% del 2022).

La crescita a parità di perimetro (ovvero considerando le sole società già presenti nel Gruppo al 31.12.2021) è stata invece pari al 10% a livello di fatturato e 5% a livello di Ebitda, inferiore rispetto agli anni passati a causa prevalentemente dell’indirizzamento degli executive più senior verso il supporto all’integrazione delle acquisizioni in Italia e all’estero e al rafforzamento del management corporate.

L’andamento finanziario del Gruppo, che risente degli investimenti fatti in tecnologia e soprattutto delle acquisizioni concluse, vede cambiare il segno dell’indebitamento finanziario netto complessivo (PFN), che da creditorio al 31.12.2021 per 3,1 diventa debitorio al 31.12.2022 per un saldo stimato di circa 14 milioni. La variazione è ascrivibile, per circa 20 milioni, agli esborsi collegati alle acquisizioni.

L’importante piano acquisitivo realizzato nel 2022 ha infine generato alcune ulteriori obbligazioni prospettiche: da un lato i pagamenti differiti al 2023 sulle acquisizioni già concluse, per circa 7 milioni di euro (non inclusi nella PFN). Dall’altro lato il Gruppo dovrà sostenere esborsi prospettici legati all’esercizio delle opzioni put&call per l’acquisizione delle residue quote di minoranza: la valorizzazione di tali impegni non è al momento definibile perché dipenderà dalle performance nei prossimi anni delle società acquisite e dalla quota che sarà pagata in azioni (fino al 30%).