Dieselgate: Ue sapeva dei motori truccati dal 2013. Volkswagen sorpassata da Toyota sulle vendite
La manomissione dei motori da parte di alcune case automobilistiche per distorcere i risultati sulle emissioni inquinanti sarebbe stato noto all’Unione europea già dal 2013, quindi ben prima che scoppiasse lo scandalo Volkswagen a fine settembre, ribattezzato con il nome Dieselgate. Lo fa sapere il Financial Times, in un articolo intitolato “EU failed to heed emissions warnings in 2013” uscito ieri, citando uno scambio di lettere tra i responsabili dell’Ue.
Il quotidiano economico di Londra rivela che il commissario europeo all’Ambiente, Janez Potocnik, aveva avvertito i suoi colleghi di queste pratiche scorrette già nel febbraio 2013. “Ci sono preoccupazioni diffuse secondo le quali le prestazioni (dei motori, ndr) sono state modificate per rispettare il ciclo di test, nonostante un drammatico aumento delle emissioni al di fuori di quel contesto”, avrebbe scritto il commissario Potocnik, secondo il Financial Times. I dirigenti dell’Ue erano dunque al corrente del problema due anni prima dello scoppio del Dieselgate.
Lo scorso settembre l’Epa (agenzia per la protezione ambientale statunitense) ha accusato Volkswagen di aver usato sui veicoli diesel un software capace di far figurare nei controlli delle emissioni inferiori rispetto alla realtà. Il gruppo di Wolfsburg ha ammesso che quasi 11 milioni di auto nel mondo sono state dotate di un motore diesel “truccato”, innescando un terremoto interno alla società e facendo scattare una serie di inchieste in molti altri Paesi, tra cui l’Unione europea.
Volkswagen sorpassata da Toyota sulle vendite
Bisognerà aspettare il mese prossimo per valutare l’impatto del Dieselgate sulle vendite di Volkswagen. Tuttavia, il colosso automobilistico tedesco è destinato a perdere il suo scettro di primo costruttore mondiale, vinto dopo una dura battaglia con la giapponese Toyota appena lo scorso semestre. Guardando ai dati sulle vendite dei primi nove mesi dell’anno, infatti, l’esito si è già ribaltato: Toyota ha riconquistato il primo posto per le vendite globali. Da gennaio a settembre, il gruppo nipponico ha venduto più di 7,49 milioni di auto contro i 7,43 milioni di Volkswagen (che non è stata ancora colpita dalle conseguenze dello scandalo sulle emissioni).