Notizie Notizie Italia Diario di viaggio ‘tedesco’ in Italia: ‘dal 1999 Pil fermo e Ftse Mib ex dividendi -46%. Tutta la Borsa vale 1/3 di Apple

Diario di viaggio ‘tedesco’ in Italia: ‘dal 1999 Pil fermo e Ftse Mib ex dividendi -46%. Tutta la Borsa vale 1/3 di Apple

24 Luglio 2020 12:03

Lui è Holger Zschaepitz, come si definisce lui stesso su Twitter maniaco dei mercati, giornalista presso il quotidiano tedesco Welt e autore del libro ‘Schulden ohne Sühne?’, libro che parla della dipendenza degli stati dai debiti.

Italia azzoppata da crisi coronavirus. Holger Zschäpitz autore di 'Schulden ohne Sühne?' racconta il disastro del paese
19 July 2020, Italy, Rom: Few people walk across the Piazza Navona. The number of foreign tourists in Italy’s capital is extremely low due to the Corona pandemic. (to dpa “Old Rome is rejuvenating – Italy’s capital must reinvent itself”) Photo: Petra Kaminsky/dpa/dpa (Photo by Petra Kaminsky/dpa/picture alliance via Getty Images)

E a tal proposito viene da riprendere l’etimologia del termine tedesco schuld, ben analizzata due anni fa da un articolo del Financial Times incentrato sui rapporti tra il falco tedesco Jens Weidmann e l’ex numero uno della Bce, Mario Draghi.

L’FT aveva fatto notare come la posizione di Weidmann fosse in linea con quella della sua patria Germania, una “nazione che vede il debito come un peccato”, ricordando come la parola “schuld”, debito, significasse anche “colpa”.

Indubbiamente, con il Recovery Fund , la Germania si è resa protagonista di una metamorfosi non da poco,  e il testimone di quell’atavico senso di colpa sembra essere stato passato all’Olanda di Mark Rutte.

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Detto questo, è sempre interessante come l’Italia viene vista attraverso le lenti tedesche, soprattutto se quelle lenti sono di un  giornalista tedesco come Holger Zschaepitz , esperto di debiti, mercati, economia.

In questi giorni in viaggio in Italia, come si vede dalle foto che sta postando sul suo profilo Twitter, il giornalista di Welt sta pubblicando post che fanno il punto sull’economia del paese stramazzata dal COVID-19.

E’ almeno dallo scorso 19 luglio che, accanto ai tweet sull’economia e i mercati mondiali, compaiono infatti post su varie località italiane che Zschaepitz sta visitando. Ma non solo. Accanto alle foto ci sono anche freddi grafici che fanno il punto della situazione sull’economia e i mercati del made in Italy. Ne viene fuori un quadro desolante, per non dire un autentico disastro.

Oggi, 24 luglio, Zschapitz ha presentato con il suo tweet un grafico su Piazza Affari, nello specifico sul Ftse Mib:

“Questo è il triste risultato dell’indice azionario benchmark dell’Italia, il Ftse Mib, dall’introduzione dell’euro, nel 1999. L’indice, esclusi i dividendi, ha perso il 46% del suo valore: il che significa due decenni perduti per gli azionisti!”

Ancora prima, nel suo primo post della giornata, il giornalista ha pubblicato un altro grafico indicativo:

“Buongiorno dall’Italia, dove non solo l’economia non è cresciuta dal 1999. Anche gli azionisti non sono riusciti a fare soldi con l’Italia. Inclusi i dividendi il Ftse Mib è ai livelli del 1999, mentre esclusi i dividendi l’indice ha fatto -46%”. Non è mancato il commento ironico: “Gli investitori (si riferisce agli azionisti detentori di azioni ordinarie, gli ordinary shareholders), non riescono a trarre beneficio dalle strutture economiche sclerotiche e dagli elevati margini”.

Sempre su Piazza Affari:

“Sebbene l’Italia sia tuttora l’ottava economia del mondo, il valore combinato di tutte azioni italiane è di appena 602 miliardi di dollari, meno della capitalizzazione di mercato di Facebook ($690 miliardi) e pari a solo 1/3 rispetto a quella di Apple (che è di $1,7 trilioni).

Prima che venisse annunciato l’accordo dei leader Ue sul Recovery Fund, Zschapitz esordiva ancora, lo scorso 19 luglio:

“Buongiorno dall’#Italia, che ovviamente non sta andando tanto bene con l’euro. Dall’introduzione della moneta unica, il paese sta crescendo molto più lentamente rispetto alla Germania in termini di reddito pro-capite. Prima dell’Unione monetaria, l’Italia era in grado di tenere il passo, grazie alla svalutazione della lira

Ieri, nel dare il suo buongiorno sempre dall’Italia, il giornalista ha definito il paese “il peggiore in termini di crescita economia, dell’Eurozona (come dicono d’altronde i dati). Aggiungendo, in attesa che i numeri sul Pil del secondo trimestre vengano pubblicati la prossima settimana, che “è probabile che i dati mostrino che l’Italia non è cresciuta da quando l’euro è stato introdotto”.

E che dire, toccando un altro tasto doloroso, quello del mercato immobiliare italiano, del tweet del 22 luglio?

“Buongiorno dall’Italia, dove i prezzi delle case sono (ancora) sul fondo. I prezzi rimangono inferiori del 18% rispetto ai livelli del 2011, mentre in Portogallo e Spagna c’è stata una ripresa. Specialmente rispetto alla Germania, l’enorme gap è aumentato. Dopo 20 anni di crisi, molte famiglie italiane hanno dovuto svendere le loro proprietà immobiliari”.

E ovviamente non poteva mancare il problema del doom loop tra banche e BTP nel post ancora precedente del 21 luglio. Doom loop che è stato definito link (mortale) tra la solvibilità del debito sovrano e le banche”. Un link vivo e vegeto, in inglese “alive & kicking”.

La prova? “I prezzi per assicurarsi contro il default dell’Italia (ovvero i prezzi del cds – credit default swap-) sono scambiati in tandem con i prezzi dei CDS delle banche italiane, come UniCredit”. Zschaepitz ha ricordato anche come le “banche italiane abbiano incrementato, di recente, le quote investite nel debito governativo italiano”.

Diario di un viaggio in Italia, dunque, caratterizzato da grafici che fotografano spietatamente la debolezza dei fondamentali economici italiani.

Ma in questo soggiorno una notizia positiva non è mancata, e il giornalista non l’ha ignora di certo. E’ quella che ha visto lo spread BTP-Bund scendere a fronte di un forte calo dei tassi decennali, grazie all’accordo europeo sul Recovery Fund, che ha permesso al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di garantire all’Italia di un bazooka anti-coronavirus COVID-19 del valore di 209 miliardi di euro.

I BTP a 10 anni segnano un rally, i tassi crollano all’1,06%, al minimo da marzo, dopo che i leader europei hanno trovato l’accordo sul Recovery Fund. Il Recovery Fund si basa su un programma di 390 miliardi di euro di sovvenzioni agli stati membri (dell’Ue) più economicamente indeboliti”. Zschapitz ha tenuto a precisare tuttavia anche che l’ammontare dei grants è “significativamente più piccolo della somma di 500 miliardi di euro inizialmente prevista”.