Notizie Notizie Italia Di Maio: ‘ci tatueremo che non vogliamo lasciare l’euro’. Ma Zingales vede probabilità 20% Italexit entro 5 anni

Di Maio: ‘ci tatueremo che non vogliamo lasciare l’euro’. Ma Zingales vede probabilità 20% Italexit entro 5 anni

Pubblicato 5 Novembre 2018 Aggiornato 5 Luglio 2019 09:31

Di Maio risponde a tono a Bruxelles

Da mesi i vertici dell’esecutivo italiano continuano a ripetere che non è nel contratto di governo. Rassicurazioni che il mercato continua però a prendere con le pinze e lo spread BTP-Bund fatica a scendere dai picchi toccati nel corso del mese di ottobre in corrispondenza con l’acuirsi delle tensioni con l’UE e il downgrade di Moody’s.

 

Oggi il vice premier Luigi Di Maio ha rafforzato il mantra del governo: “Ci faremo un tatuaggio per spiegare alla comunità finanziaria che non vogliamo lasciare l’eurozona”, ha detto Di Maio nel corso di una lunga intervista concessa al Financial Times. “Gli investitori sono preoccupati da una narrativa secondo cui il governo italiano miri a una futura uscita dall’euro – asserisce il ministro – ma quando gli investitori capiranno che non è vero, lo spread scenderà“.

Sempre su tale tema il leader del Movimento 5 Stelle nega che il governo stia scommettendo sul fatto che l’Italia sia ‘troppo grande per fallire’ (too big to fail). “Possiamo ampiamente ridurre il debito pubblico con una manovra espansiva”, taglia corto Di Maio che non intende modificare l’impianto della Manovra 2019 e punta tutto sul dialogo per convincere l’UE a non arrivare alle sanzioni contro l’Italia. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, ha detto che i piani di bilancio dell’Italia non cambieranno sotto la pressione dell’UE. “Non credo che arriveremo alle sanzioni dalla Commissione Europea. La procedura verrà avviata ma ci sarà una fase di dialogo”, sono state le parole di Di Maio al quotidiano finanziario britannico.

Rischio Italexit ed economia al palo

Sulla questione Italexit si è espresso il quotato economista Luigi Zingales, che vede una probabilità del 20% che l’Italia esca dall’euro entro 5 anni. Intervistato da Bloomberg TV, il professore dell’Università di Chicago ha precisato che a suo avviso le probabilità non aumentano molto nel corso di un periodo di 10 anni.

Nei giorni scorsi Zingales aveva anche scritto un editoriale sul New York Times in cui motiva l’inflessibilità dell’UE verso l’Italia come strategia politica di Macron e Merkel, che stanno perdendo consensi, finalizzata a distrarre l’opinione pubblica in Francia e Germania sul problema Italia. “Sarebbe un suicidio politico esser visti come fautori di concessioni all’Italia“, ha scritto Zingales.

L’agenzia di rating DBRS la scorsa settimana ha rimarcato che per il governo italiano l’incentivo a segnalare la possibilità di una possibile uscita dalla zona euro sia piccolo, in particolare considerando i probabili effetti che ciò avrebbe sulla fiducia.

Preoccupazione su andamento economia. Zingales ritiene che l’Italia debba stare attenta agli sviluppi della congiuntura considerando il calo nel settore manifatturiero a ottobre, presagio di una conferma della debolezza dell’economia italiana dopo lo stop a sorpresa del PIL nel terzo trimestre. “La produzione manifatturiera è ancora la priorità numero uno per l’Italia. È un settore importante, deve essere incoraggiato, ma dobbiamo anche spostarci in altri settori”, asserisce Zingales.