Di Maio avverte l’Europa. In vista “un autunno caldissimo con legge di bilancio coraggiosa”
“Questa Europa sparirà”. Lo prevede il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, in un’intervista a La Stampa in cui, affrontando la questione della nave Diciotti, afferma chiaramente che Matteo Salvini non dovrebbe dimettersi per i reati di sequestro di persona, arresto illegale e abuso di potere contestatigli dalla procura di Agrigento. In un’altra intervista rilasciata nelle ultime a Sky Tg24, Di Maio avverte anche che “l’autunno sarà caldissimo”, caratterizzato da una legge di bilancio “coraggiosa”. Il ministro e vicepremier mette già le mani avanti nei confronti dell’Europa:
“Se in Europa ci trattano così sull’immigrazione, mi immagino cosa faranno sui conti”.
Detto questo, nonostante le evidenti tensioni con l’Unione europea esplose con il caso della nave Diciotti, lo spread BTP-Bund a 10 anni è al momento sotto controllo, attestandosi a quota 277 punti base circa. I tassi decennali fanno un lieve dietrofront, ma rimangono ben solidi sopra la soglia del 3%.
Nell’intervista a La Stampa, salta fuori di nuovo la minaccia di congelare i contributi che l’Italia versa ogni anno a Bruxelles: all’ osservazione del giornalista della Stampa “Diamo circa dodici miliardi e ce ne tornano indietro dieci”, il ministro fa notare che “il punto non è il rapporto dare-avere. Il punto è come vengono utilizzati quei soldi. Non ci interessano le toppe provvisorie. Ci interessa la prospettiva”.
Ovvero? Intanto sul fronte delle alleanze, a seconda dei dossier, “agiamo e pensiamo in modo diverso dal passato”. “Conte, per esempio, ha un ottimo rapporto con Trump, che non a caso chiede agli investitori americani di venire da noi. Fincantieri collabora con la Francia. Abbiamo dossier economici aperti con la Germania. (..) Bisogna uscire dalla retorica europeista per cui basta far parte dell’Unione per andare d’amore e d’accordo”.
Ma se dovesse ripresentarsi un altro caso Diciotti? Su questo non ci sono dubbi: “Ora dobbiamo individuare procedure standard. E avendo capito che è inutile rivolgersi a Bruxelles o alla Commissione europea, tratteremo direttamente con i singoli Stati. Ma se l’Europa continuerà a non ascoltarci metteremo il veto sul bilancio e su tutti i dossier su cui è possibile farlo. Tra il 2020 e il 2027 ci sono in ballo 1137 miliardi di euro“.
Parole ancora più dure nell’intervista a Sky. Riguardo alla legge di bilancio, e a come Bruxelles si rivolgerà all’Italia sulla questione, Di Maio ha detto:
“Voglio dire a questi commissari che hanno le ore contate. Saranno spazzati via alle prossime elezioni europee che saranno ancora di più un terremoto delle elezioni del 4 marzo”.
E ancora: “Chiedo ai cittadini di starci vicino perchè se l’estate è stata rovente non potete neppure immaginare cosa accardà in autunno per i poteri forti che ci stanno facendo la guerra”. Nel colpire le fondamenta dell’Europa, il terremoto delle elezioni europee farà fuori anche tanti governo che, al momento, puntano il dito contro l’esecutivo M5S-Lega:
“Molti governi ci attaccano chiamandoci populisti, senza rendersi conto che hanno le ore contate. Alle prossime elezioni europee prenderanno una batosta memorabile. Anche in Francia, Germania o Spagna i cittadini che la pensano come noi sono la maggioranza. Persone che hanno problemi profondi. A cominciare dalla povertà”, sottolinea di nuovo nell’intervista a La Stampa.
“Credo che i singoli Paesi europei si siano sempre fatti gli affari loro e che l’Italia sia sempre andata in soccorso di tutti. Ora il vento è cambiato. Le contraddizioni stanno venendo fuori. Penso alla Spagna, che ci fa la morale ma ha rimandato i migranti in Marocco e ha chiesto aiuto all’Europa a pochi mesi dall’apertura dei suoi porti. Su questo tema l’Ue si gioca la propria credibilità”.